La sezione staccata di Sassari della Corte d'appello di Cagliari ha confermato la condanna a otto anni inflitta lo scorso 22 giugno dal gup di Tempio Pausania Marco Contu ai genitori e alla zia del bambino di Arzachena di 11 anni, segregato e maltrattato nella villetta di famiglia, nelle campagne vicine alla cittadina gallurese.
La corte presieduta dal giudice Salvatore Marinaro e composta dalle giudici Marina Capitta e Maria Grixoni ha respinto l'impugnazione della sentenza che aveva stabilito con rito abbreviato una condanna a otto anni per i tre.
Gli avvocati della difesa - Marzio Altana, Alberto Sechi e Angelo Merlini - avevano chiesto alla Corte d'appello un'attenuazione della pena alla luce del fatto che i tre avevano collaborato con gli inquirenti e avevano ammesso le loro colpe, richiedendo dunque il riconoscimento delle attenuanti generiche non concesse dal gup nella sentenza di primo grado.
Ma i giudici di secondo grado, accogliendo la richiesta della Procura generale, hanno confermato gli otto anni di pena per i genitori e la zia della vittima.
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