Quasi la metà dei sardi sa poco o
nulla dei rischi delle radiazioni. È il risultato di un'
indagine degli studenti del terzo anno di Tecniche di Radiologia
Medica per Immagini e Radioterapia dell'Università di Cagliari.
Gli allievi hanno partecipato a uno studio realizzato su scala
nazionale sulle radiazioni ionizzanti e tecniche di imaging
usate in medicina. Coadiuvati dai docenti Matteo Ceccarelli e
Luca Saba, hanno intervistato quasi 400 pazienti del reparto di
Radiologia dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari
con lo scopo di sondare le conoscenze della popolazione su
questo importante argomento.
Gli esiti? Poco meno della metà degli intervistati non ha
conoscenze sufficienti in merito ai rischi delle radiazioni. I
dati raccolti dovranno portare all'elaborazione di adeguate
campagne di informazione mirate, visto anche il recepimento
della direttiva Euratom 2013/59 in materia di esposizione alle
radiazioni ionizzanti in ambito medico.
In generale, tenendo presenti i risultati nazionali della
ricerca, il 43% dimostra di non sapere che la risonanza
magnetica è priva di radiazioni ionizzanti, così come il 15%
mostra le stesse lacune nei confronti dell'ecografia. Viceversa,
il 30% e il 46% degli intervistati ritiene che la tomografia
computerizzata e la mammografia, rispettivamente, siano esami
radiologici che non espongono il paziente a radiazioni
ionizzanti. Per la mammografia le donne mostrano ovviamente una
maggiore conoscenza ma con una percentuale di errore che rimane
su valori del 30%.
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