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Omicidio barista Sassari, fermato 24enne ospite dell'ucciso

possibile svolta nelle indagini

Omicidio barista Sassari, fermato 24enne ospite dell'ucciso

Rintracciato e interrogato da carabinieri reparto operativo

SASSARI, 24 aprile 2021, 09:10

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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C'è un fermo per la morte di Antonio Fara, 47 anni, di Sassari, il cui corpo è stato ritrovato ieri all'interno dell'appartamento in cui viveva da solo, in via Livorno nella città del nord Sardegna. I carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Sassari, guidati dal tenente colonnello Diego Polio, hanno fermato nella notte Claudio Dettori, un sassarese di 24 anni. I militari, che hanno eseguito il fermo d'intesa col sostituto procuratore Giovanni Porcheddu, lo stavano cercando da ieri mattina, quando si è appreso della morte di Fara.

Secondo quanto hanno potuto appurare gli investigatori, giovedì sera il giovane è stato suo ospite, ma dal momento del ritrovamento del cadavere aveva fatto perdere le sue tracce.

Sarà ascoltato dagli inquirenti con l'obiettivo di ricostruire le ultime ore di vita del barista, che da qualche anno gestiva lo storico bar di piazza Rosario, nel centro cittadino, e che in città era molto conosciuto e benvoluto per il suo carattere generoso e gioviale e per il suo impegno sul terreno dei diritti - è stato tra i fondatori del Movimento omosessuale sardo - e in aiuto di chi si trovava in stato di necessità.

Ieri mattina a lanciare l'allarme era stato un nipote della vittima, sorpreso dal fatto che Antonio Fara non si fosse presentato al lavoro e non rispondesse al telefono. Ha chiamato i vigili del fuoco, che quando hanno scoperto il corpo del barista ormai senza vita, hanno allertato i carabinieri. Dopo diverse ore, l'intervento del Ris di Cagliari e il medico legale Salvatore Lorenzoni hanno definitivamente stabilito che Fara fosse stato ucciso, colpito alla testa con un oggetto che non è stato ritrovato sulla scena del crimine. Si ipotizza che sia stato aggredito a sorpresa, mentre si trovava sul divano avvolto da una coperta, e una volta tramortito sia stato colpito più volte con oggetti diversi. I vigili del fuoco hanno dovuto forzare il portone d'ingresso dell'abitazione, che era chiusa dall'interno, mentre una seconda porta, che si affaccia su un cortile, era spalancata. L'assassino sarebbe scappato da lì, superando poi il cortile e, scavalcando un muro di cinta, si sarebbe dileguato da via Napoli. Alcune telecamere di videosorveglianza potrebbero aver ripreso le immagini della fuga.

NON HA PARLATO, ORA E' IN CARCERE - Si trova nel carcere di Bancali, a Sassari, in attesa dell'interrogatorio di garanzia, Claudio Dettori, 24 anni, di Sassari, accusato dell'omicidio del barista 47enne Antonio Fara, il cui corpo è stato ritrovato ieri mattina all'interno del suo appartamento di via Livorno, a Sassari. Cercato per tutta la giornata sulla base di gravi indizi che portavano a lui, il giovane è stato rintracciato nella nottata mentre, seduto su una panchina, beveva una birra. Al momento del fermo si è rifiutato di parlare con gli investigatori, che attendono di conoscere la sua versione dei fatti quando, assistito dall'avvocato Giuseppe Scarpa, sarà interrogato. Intanto il Ris di Cagliari continua le indagini all'interno dell'appartamento con l'obiettivo di chiarire la dinamica dell'assassinio e l'arma utilizzata per il delitto. Sì ipotizza che Antonio Fara sia stato tramortito con un colpo alla testa, ma sul corpo sono state rintracciate ferite provocate da oggetti diversi. A facilitare il lavoro degli investigatori sono state le immagini delle telecamere installate all'interno del condominio e in alcune strade vicine, che individuano il presunto assassino sul luogo del delitto in orari compatibili con quello del decesso del barista, stabilito dal medico legale Salvatore Lorenzoni, che lunedì effettuerà l'autopsia nell'istituto di Patologia forense dell'Università di Sassari. Le indagini coordinate dal sostituto procuratore Giovanni Porcheddu sono state eseguite dal reparto operativo del comando provinciale di Sassari, allertato ieri mattina dai vigili del fuoco, che a loro volta erano stati contattati da un nipote della vittima, preoccupato per il fatto che il barista non si fosse presentato al lavoro e non rispondesse al telefono.

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