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Ucciso per difendere madre dall'ex,lenzuolo bianco per Mirko

madre sempre in gravi condizioni

Ucciso per difendere madre dall'ex,lenzuolo bianco per Mirko

Appeso da compagni nella sua scuola a Tortolì,donna ancora grave

NUORO, 12 maggio 2021, 13:03

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sono stabili ma sempre gravi le condizioni di Paola Piras, la 50enne di Tortolì accoltellata ieri all'alba dall'ex compagno Masih Shahid, operaio di 29 anni di origine pakistana, che ha poi ucciso il figlio 19enne di lei, Mirko Farci, gettatosi sulla madre nel tentativo di difenderla dalla furia dell'aggressore. La donna, sottoposta ieri a un lungo intervento chirurgico, è ricoverata nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Lanusei, dove è giunta era arrivata in condizioni disperate.
    L'omicida è stato catturato dopo alcune ore di fuga dai Carabinieri e interrogato dalla Pm Giovanna Morra nella tarda serata di ieri. Dopo aver confessato, l'operaio ha fornito la sua versione dei fatti: sarebbe entrato nella casa di via Monsignor Virgilio, dove madre e figlio vivevano, arrampicandosi su un pluviale fino al primo piano della palazzina dove abita il padre di Paola Piras, in precarie condizioni di salute. Da qui avrebbe preso il coltello con il quale ha ucciso Mirko e ferito gravemente la mamma, quindi sarebbe salito per le scale nell'appartamento al secondo piano dove dormivano Paola e il figlio. Ha ammesso anche la sua gelosia nei confronti di quella che fino al novembre 2020 era stata la sua compagna e i sospetti che avesse un altro. Da lì erano seguiti i maltrattamenti nei confronti della donna che poi lo ha denunciato.
    Secondo il racconto del reo confesso, la misura di divieto di avvicinamento inflittagli dal giudice di Lanusei, non avrebbe impedito in questi mesi messaggi e uscite con Paola, qualche volta persino in pubblico. L'operaio, che dopo l'arresto ha rischiato il linciaggio da parte di una folla inferocita, ieri sera è stato rinchiuso nel carcere di San Daniele in isolamento.
    Tortolì è una cittadina addolorata e ferita. Tutti piangono Mirko, quel ragazzo solare e pieno di vita, morto per difendere sua madre, la cui faccia sorridente campeggia nelle bacheche dei social di tutta Italia. Paola stravedeva per Mirko, secondo dei suoi tre figli, che tra un mese avrebbe compiuto 20 anni, e questa estate si sarebbe diplomato come chef. Frequentava la V C dell'Istituto alberghiero Ianas di Tortolì, dove compagni ed insegnanti sono avvolti da una cappa di dolore. Stamattina gli studenti hanno appeso un lenzuolo bianco all'esterno dell'istituto con la scritta "Al tuo sorriso, grazie Mirko".
    Per domani si pensa a una manifestazione nel cortile della scuola per ricordare lui e la sua mamma e per dire no alla violenza. Mirko non c'è più ma la scuola gli vuole comunque concedere il diploma postumo da chef a cui teneva tanto. Per deciderlo si riunirà a breve il consiglio di classe.

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