A sei giorni dalla tragedia che ha travolto la sua famiglia, Lorenzo Farci, 23 anni, rompe il silenzio e scrive una lettera che posta sui social, anche ripresa dai quotidiani locali. Lo fa per ringraziare la comunità di Tortolì e per chiedere giustizia per suo fratello Mirko, 19 anni, ucciso martedì scorso mentre tentava di difendere sua mamma, Paola Piras di 50 anni, dalle coltellate del suo ex compagno Masih Shahid, rinchiuso ora nel carcere di Uta. La donna è in coma farmacologica nell'ospedale di Lanusei dove lotta per la vita.
Lorenzo, fratello maggiore di Mirko, si è laureato in scienze statistiche a Milano ed è impegnato ora nella specialistica. "In questi giorni molto difficili io e tutta la mia famiglia abbiamo avuto il conforto e l'affetto di una comunità intera che si è stretta intorno a noi e con noi ha condiviso parte del nostro immenso dolore - scrive il giovane - Ogni singola parola, ogni gesto, ogni saluto, ogni abbraccio e ogni sguardo ci hanno fatto avvertire che non siamo soli in questo momento tragico. La nostra famiglia ha ricevuto delle donazioni molto generose da tutta l'Ogliastra e anche altrove. Non abbiamo mai dato per scontato tutto questo e siamo infinitamente grati per ogni sacrificio economico sopportato per aiutare la mia famiglia. Il denaro raccolto verrà impiegato esclusivamente per rendere giustizia a Mirko e tenere viva la sua memoria, oggi, domani e negli anni a venire".
"Il mio caro fratellino - sottolinea Lorenzo - non era un vigliacco in vita e non lo è stato neanche nel momento della morte: merita un degno ricordo e che sia fatta giustizia. Vi ringrazio ancora a nome di tutti i miei familiari, da quelli più prossimi a quelli più lontani".
Intanto per domani sera, a una settimana dal tragico fatto a Tortolì un comitato spontaneo ha promosso per domani alle 19, davanti alle scuole elementari in via Monsignor Virgilio, una manifestazione contro la violenza sulle donne. Per l'occasione è stato creato un hashtag sui social: #IoStoConPaola.
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