"Sos, la sanità sarda sta morendo": è questo lo slogan del sit-in promosso questa mattina a Macomer - sfidando la pioggia - dai comitati per la salute del Marghine e dagli amministratori locali del territorio, compresi alcuni del Nuorese. Presenti dieci sindaci con la fascia tricolore, il consigliere regionale di Leu Daniele Cocco e qualche sigla sindacale.
"Questo è solo un piccolo sit-in che precede la grande manifestazione del 24 settembre a Cagliari", hanno detto i comitati che denunciano le gravissime carenze della sanità pubblica nel territorio, a partire dall'ospedale San Francesco di Nuoro, fino al depotenziamento dei poliambulatori e all'assenza dei medici di base in molti paesi dell'interno. "La sanità territoriale continua ad essere destrutturata per effetto della contro riforma ancora inattuata che cancella l'Ats ma oltre la quale non c'è nulla - attacca il sindaco di Macomer Antonio Onorato Succu - Questa situazione sta provocando effetti deleteri: le persone non si possono curare. Andremo fino in fondo in questa protesta, la salute - avverte - non si tocca".
La manifestazione è partita dal Motel Agip, poi il corteo ha sfiltato per le vie del centro sino al Poliambulatorio, dove una delegazione di sindaci ha incontrato alcuni dirigenti della Assl di Nuoro. "Non possiamo più andare avanti così - denuncia il primo cittadino di Silanus Giampietro Arca - nel nostro ospedale di riferimento mancano 130 medici, non ci sono primari, ci sono file lunghissime e spesso non ci si può curare se non rivolgendosi ai privati e pagando fior di quattrini. A Macomer - prosegue - abbiamo un Poliambulatorio depotenziato, così come il laboratorio analisi e tanti paesi del Nuorese hanno il problema del medico di base che manca. Adesso basta o si interviene o noi andremo fino in fondo per rivendicare il diritto alla salute".
Alla manifestazione è giunto il messaggio del presidente dell'Anci Sardegna, Emiliano Deina. "I problemi della sanità vengono da lontano - spiega - si sono svuotati gli ospedali e si sono chiusi gli ambulatori dei medici di base. L'attuale Giunta regionale ha vinto le elezioni sulla sanità, ma non ha voluto invertire la rotta riorganizzando i servizi fondamentali. Solo l'allenaza fra cittadini e amministratori può davvero cambiare le cose. Assicuro il nostro impegno per far giungere al Consiglio regionale e alla Giunta le vostre rivendicazioni".
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