È partita questa settimana a
Oristano la somministrazione delle dosi booster (richiami) di
vaccino anti-Covid, che dovranno essere effettuati dopo almeno
sei mesi dalla seconda dose per mantenere nel tempo o
ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria nella
popolazione ad alto rischio per condizioni di fragilità o per
esposizione professionale.
Le categorie attualmente individuate dal Ministero della Salute
per la somministrazione delle dosi booster sono i soggetti di 80
o più anni; il personale e gli ospiti dei presìdi residenziali
per anziani; gli operatori sanitari e quelli impiegati nelle
strutture sanitarie, socio-sanitarie e e socio-assistenziali,
pubbliche e private, nelle farmacie, parafarmacie e negli studi
professionali che abbiano 60 o più anni, o siano affetti da
patologie tali da renderli maggiormente vulnerabili, o che siano
maggiormente esposti all'infezione; persone di 18 o più anni con
elevata fragilità, affette da malattie respiratorie,
cardiocircolatorie, neurologiche, epatiche, cerebrovascolari,
diabete, emoglonopatie, disabilità; soggetti di 60 o più anni.
Parallelamente, all'hub oristanese si sta procedendo con la
somministrazione delle terze dosi addizionali di vaccino a m-RNA
nei soggetti trapiantati o con marcata compromissione del
sistema immunitario, che abbiano ricevuto la seconda dose da
almeno 28 giorni.
I soggetti trapiantati, immunocompromessi e over 80 (nati fino
al 1941) possono prenotare la somministrazione della terza dose
attraverso i consueti canali della piattaforma Poste.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA