E' la radio più ascoltata del Nuorese, un canale di informazione che ha fatto del dialogo con il territorio il suo punto di forza. Radio Barbagia, nata sotto l'egida della Diocesi di Nuoro nel 1976, a opera di don Rosario Menne e monsignor Giovanni Melis, ha festeggiato i suoi 45 anni, con l'inaugurazione dei nuovi studi sopra la redazione del settimanale diocesano l'Ortobene, nel cuore della città. Per l'occasione anche un convegno nella biblioteca Satta dal titolo "Giornali, radio, Tv, le sfide della comunicazione nell'era digitale" che ha visto tra i relatori il vescovo di Nuoro Monsignor Antonello Mura e il direttore dell'Avvenire Marco Tarquini.
"Il 45/o compleanno di Radio Barbagia è un importante traguardo per un canale di informazione che si è messo al servizio del territorio - ha spiegato Tarquini - Tutto questo a testimonianza che l'informazione di prossimità è un'informazione che mette le mani nella vita reale delle persone e di queste realtà ne abbiamo quanto mai bisogno". "Oggi abbiamo messo in collegamento i due organi di informazione della Diocesi: Radio Barbagia e l'Ortobene - ha sottolineato monsignor Mura - Siamo una voce importante per questo territorio che ha un gran bisogno di informazione e di formazione".
Ha attraversato tutta la storia della radio che dirige, il direttore Graziano Canu, speaker della storica trasmissione "Buongiorno dai 103", un contenitore tra musica e informazione che ha raccontato l'attualità: dal dramma dei sequestri di persona, alle politiche del lavoro, agli appelli per le persone in difficoltà, spingendosi anche nel territorio degli aiuti umanitari. "Il primo merito di Radio Barbagia è quello di essere sopravvissuto alla crisi dopo il boom delle radio libere negli anni '70. E' nato con lo spirito della radio di servizio a cui non è mai venuto meno - ha detto Canu - Ci siamo occupati di mille argomenti e abbiamo cercato di aiutare le persone mettendo a disposizione i nostri canali: ricordo il mio primo appello per reperire le risorse che dovevano servire per l'intervento al cuore di una bambina di quattro anni, o l'intervento in una mia trasmissione della moglie di un sequestrato che aveva dedicato una canzone d'amore al marito e ancora l'impegno per radunare le persone con cui saremmo partiti ad aiutare i terremotati dell'Irpinia. Sono stati anni indimenticabili che ci hanno fatto crescere insieme alla radio", ha concluso il direttore.
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