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Trapianti: da Sassari oltre il 50% delle donazioni di organi

Trapianti

Trapianti: da Sassari oltre il 50% delle donazioni di organi

Aou, esperti a confronto in convegno organizzato da Prometeo

SASSARI, 13 novembre 2021, 19:11

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Pronti per i prelievi di rene, lavoriamo al programma degli espianti a cuore fermo". L'ha annunciato il direttore sanitario dell'Aou di Sassari, Franco Bandiera, durante un convegno sulla donazione organizzato dall'associazione Prometeo.
    Donazioni e trapianti in Sardegna crescono e Sassari ha un ruolo centrale grazie alla Rianimazione dell'Aou, da dove arrivano oltre il 50% delle donazioni di tutta l'isola. "Sassari fa grandi passi, in Sardegna siamo a 64 trapianti e oltre la metà degli organi arrivano dal Santissima Annunziata", sottolinea Pino Argiolas, presidente regionale di Prometeo.
    I dati accrescono i rimpianti della nefrologa Maria Cossu, che ricorda la struttura di Nefrologia, dialisi e trapianti dell'Aou, in cui tra il 1989 e il 2011 si realizzarono 251 trapianti prima che l'attività si interrompesse per "la legge Balduzzi, che prescrisse un solo centro trapianti ogni 2 milioni di abitanti", come spiega.
    "Occorre pensare in una logica di rete regionale dei trapianti e non di centro", sostiene Franco Bandiera prima di annunciare che "si valuterà l'espianto a cuore fermo, che altrove si effettua già e per il quale abbiamo le professionalità e le competenze".
    Per la dottoressa Paola Murgia, coordinatrice locale dei trapianti, "le persone devono essere sensibilizzate", mentre per il coordinatore regionale del centro trapianti, Lorenzo D'Antonio, "la donazione è un livello essenziale di assistenza e poggia sul grado di cultura degli addetti ai lavori, la Sardegna ha grandi potenzialità".
    Secondo il presidente nazionale del Centro trapianti, Massimo Cardillo, "la rete trapianti in Italia è efficiente, è un'eccellenza del sistema sanitario nazionale, ma serve una campagna di comunicazione e migliorare l'organizzazione di ospedali e uffici di coordinamento".
   

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