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Ucciso in casa per rapina, 28 anni in appello a reo confesso

Ucciso in casa per rapina, 28 anni in appello a reo confesso

Cagliari, pena concordata tra difesa e pg e ridotta di 2 anni

CAGLIARI, 19 novembre 2021, 12:43

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un concordato in appello, di fatto un patteggiamento che ha ridotto di due anni la condanna a 30 anni inflitta in primo grado dalla Corte d'Assise di Cagliari. Dovrà così scontare 28 anni di reclusione Eugenio Corona, il 44enne reo confesso dell'omicidio del pensionato Adolfo Musini, 88 anni, ucciso nel maggio del 2019 nella sua abitazione nel quartiere di San Michele con oltre 50 coltellate durante una rapina. L'uomo doveva rispondere anche del tentato omicidio di Ivano Marci, ferito gravemente la notte precedente all'arresto sempre per rapina e sempre a San Michele.
    Dopo la condanna inflitta dalla Corte d'Assise lo scorso anno, in appello l'imputato - difeso dall'avvocata Antonella Piredda - ha deciso di concordare una pena col procuratore generale Giancarlo Moi. Oggi la Corte presieduta dal giudice Massimo Poddighe ha accolto l'accordo - non ci sarà quindi il ricorso in Cassazione - riducendo di 2 anni la pena finale.
    Confermata la provvisionale riconosciuta ai parenti delle vittime, rappresentati dai legali Ivo Loi, Mauro Massa e Barbara Maganuco.
    Corona, affetto da problemi di salute e psicologici anche gravi dovuti all'uso e all'abuso di alcol e droghe, come riconosciuto in primo grado, era entrato nell'abitazione di Musini arrampicandosi sui tubi del gas e, una volta dentro, aveva ucciso il proprietario dell'abitazione, preso mille euro ed era scappato.
   

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