La Regione distribuirà
gratuitamente agli allevatori 40mila dosi di vaccino contro la
blue tongue per la profilassi dei capi bovini, che in Sardegna
sono circa 280mila, secondo i dati di Coldiretti.
"Un forte sostegno per le aziende sarde del settore - dice il
governatore Christian Solinas - che hanno subito danni economici
dal blocco sanitario in atto. Il provvedimento, precisa il
Presidente, sarà attuato immediatamente con la ripartizione dei
vaccini alle diverse Assl".
"Con la distribuzione dei vaccini - aggiunge l'assessore alla
Sanità Mario Nieddu - agevoliamo le aziende che vogliono
movimentare i capi di bestiame verso il continente. Un mese fa -
prosegue - il ministero aveva accolto le nostre istanze
rimuovendo le restrizioni sull'esportazione dei capi bovini, in
vigore dall'8 settembre, prevedendo la possibilità di
movimentazione dei capi negativi al virus in seguito al test
PCR. Tuttavia da Roma hanno lasciato alle regioni di
destinazione la possibilità di valutare comunque se consentire o
meno l'ingresso del bestiame, un'indicazione che ha prodotto non
pochi problemi ai nostri allevatori. Ostacoli che ora saranno
superati definitivamente con la vaccinazione dei bovini a cui
non potrà più essere impedita l'esportazione".
La blue tongue è una malattia considerata endemica a livello
europeo ed è oggi disciplinata sul piano economico dal
regolamento comunitario che stabilisce i criteri per la
movimentazione, ma non pone limiti specifici alle zone con
focolai attivi, come la Sardegna. Attualmente l'Italia non ha
ancora recepito la normativa europea di riferimento, con un
evidente paradosso sulle movimentazioni dei bovini: da un lato
le indicazioni del ministero consentono alle altre regioni di
rifiutare l'ingresso di capi non vaccinati provenienti dalla
Sardegna, dall'altro non è possibile impedire l'importazione sul
territorio nazionale di bestiame proveniente dagli altri Paesi e
sottoposto alla sola PCR.
"Questo - sottolinea l'assessora all'Agricoltura Gabriella
Murgia - si traduce in un danno ulteriore per le nostre aziende.
Attualmente sappiamo che il ministero sta lavorando per
uniformare le regole su tutti i livelli, ma ovviamente
auspichiamo che questo avvenga in tempi rapidi".
"E' fondamentale fare squadra per programmare e lavorare sulla
prevenzione per ridurre i picchi epidemici - sostiene il
presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. I nostri
allevamenti hanno dato tanto sia in perdite di capi che di
mancato reddito, non si può continuare a lavorare in questa
incertezza".
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