I circa 4.500 soci del Consorzio dell'Agnello di Sardegna Igp hanno confermato presidente, Battista Cualbu, 55 anni. E' quanto è stato deciso al termine dell'assemblea generale composta dai delegati di ogni provincia che ha eletto il nuovo Consiglio di amministrazione che per la prima volta nella storia del Consorzio vede anche la presenza di una donna Mariafrancesca Serra di Usellus. Insieme a lei e Battista Cualbu, designato dal Cda, sono stati eletti anche Leonardo Salis, Roberto Tuveri, Tonino Cera, Francesco Pala (tutti in rappresentanza degli allevatori), insieme a Francesco Forma e Antonello Milia per i macellatori e Felice Contu per i porzionatori. Da statuto, infatti, il Cda deve essere rappresentato dal 66% da allevatori, 17% macellatori e 17% macellatori.
Per Cualbu, presidente regionale di Coldiretti, si tratta di una conferma che arriva dopo sei anni (la prima elezione avvenne nell'ottobre del 2015) in cui il Consorzio ha registrato una crescita esponenziale sia in soci che in capi certificati. Dal 2015 ad oggi il numero dei soci è cresciuto del 70% con + 1.847 unità, passando da 2.641 a 4.488. Il 2021, nonostante le difficoltà della blue tongue, registra nuovamente dei numeri record con crescita sia delle certificazioni che del prezzo, numeri che di solito per le leggi del mercato sono diametralmente opposti: alla crescita del primo scende il secondo e viceversa.
Si registra invece a novembre il raddoppio delle certificazione con un aumento significativo del numero di agnelli certificati con + 20% rispetto al 2020 (101.900 capi rispetto agli 85.434 del 2020) e un + 70% rispetto al novembre 2019 (quanto i capi certificati furono 60.126). Crescita del numero dei capi certificati accompagnato da un aumento del prezzo di quasi il 25%: dai 3,98 euro al kg (peso vivo) pagati al pastore nel novembre 2020 ai 4,95, in media, pagati quest'anno nello stesso mese (dati Ismea).
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