In Sardegna, per il settore delle
costruzioni, le denunce di infortunio in occasione di lavoro
(non in itinere) tra gennaio-settembre 2021 sono state 492,
nello stesso periodo del 2020 erano 408, mentre le denunce di
infortunio con esito mortale in occasione di lavoro (non in
itinere) per settore di attività economica sono state 2 tra
gennaio-settembre 2020, una per lo stesso periodo 2021.
Sono alcuni dei dati diffusi questa mattina dalla Cgil nel corso
di una conferenza stampa.
Obiettivo: chiedere maggiore attenzione per il futuro dei
lavoratori, in particolare per quelli più anziani, nella
prossima legge di bilancio. Il sindacato chiede che vengano
ridotti da 36 a trenta gli anni necessari per accedere all'Ape
sociale a 63 anni. E, a sostegno di questa rivendicazione, ha
invitato nella sede della Cgil la presidente della Commissione
Lavoro della Camera Romina Mura (Pd).
La segretaria regionale Fillea Cgil, Erika Collu, ha presentato
la proposta e, insieme alla segretaria regionale Cgil Caterina
Cocco ha sollecitato l'impegno della deputata. Appello raccolto:
"Occorre ridisegnare - ha detto Mura - un sistema previdenziale
partendo dal presupposto che i lavori non sono tutti uguali.
Pronti a intervenire sulla legge di bilancio per aprire un
nuovo file sulla previdenza che costituisca la base di una
ripresa post pandemia".
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