Stava lasciando l'ovile dopo aver controllato le stalle con i cavalli e dato da mangiare agli animali, quando è stato raggiunto in pieno petto da due fucilate che non gli hanno lasciato scampo. Un agguato in piena regola quello avvenuto ieri notte a Gesturi, regione storica della Marmilla, nel sud Sardegna, su cui adesso indagano i carabinieri della Compagnia di Sanluri e del Nucleo investigativo del comando provinciale di Cagliari.
La vittima è un allevatore di 40 anni del posto, Matteo Murgia, raggiunto da due colpi esplosi frontalmente all'altezza del busto: conferma questa che l'uomo è stato colto di sorpresa e non ha fatto in tempo nemmeno ad accennare una fuga. Il cadavere è stato scoperto questa mattina intorno alle 8. 30 da un fratello. Familiari e amici, infatti, visto che non era tornato a dormire a casa dei genitori, sono andati a cercarlo, scoprendo il corpo a terra, non troppo distante dalle stalle. Nella zona dell'ovile, che si trova a poche centinaia di metri dalla statale 197, alla periferia di Gesturi, sono arrivati i carabinieri. Tutta l'area è stata transennata ed è iniziato un meticoloso sopralluogo da parte degli specialisti del Nucleo investigativo.
L'ovile, le stalle e la Fiat Punto di Murgia, parcheggiata davanti alla cancellata, sono state perquisite in cerca di elementi utili alle indagini. Recuperati anche i due cellulari della vittima, che saranno attentamente analizzati. La zona è in aperta campagna ed è sprovvista di telecamere: vicino non ci sono abitazioni o altri ovili, quindi nessuno avrebbe sentito le fucilate o visto qualcuno allontanarsi. I militari dell'Arma in queste ore stanno sentendo i familiari di Murgia, gli amici e le persone che lo conoscevano per ricostruire le ultime ore di vita.
Il 40enne aveva due figli: dopo la separazione dalla moglie era andato a vivere con i genitori, lavorava saltuariamente per una impresa edile a Cagliari, ma la sua vera passione erano i cavalli e l'ovile che aveva affittato dal Comune e intendeva riscattare. Era noto alle forze dell'ordine per problemi legati alla droga e non solo. Da quanto si è appreso, era stato indagato per possesso di coltello e per reati contro la persona. In molti in paese lo descrivono come un uomo dal carattere forte e irascibile, che in più di una occasione gli aveva creato qualche grattacapo. Adesso gli investigatori scavano nel suo passato ma anche nel presente per trovare una chiave di lettura al delitto, un possibile movente e soprattutto per catturare il killer.
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