DI MARIA GRAZIA MARILOTTI
"Dagli scarti nascon tesori". Il richiamo a De André è immediato in questo titolo e insieme leit motiv del documentario firmato da Pierpaolo Piludu e Alessandro Mascia del Cada Die Teatro. Quarantacinque minuti per sottolineare che "un approccio differente sul nostro pianeta può offrire un futuro migliore ai nostri ragazzi, scongiurarne la fuga dalla Sardegna dando vita a progetti che favoriscano il riuso di quel che viene considerato erroneamente 'scarto'", spiegano i due attori e registi della compagnia cagliaritana.
Hanno costruito il documentario attraverso frammenti ed estratti del fortunato spettacolo teatrale "Pesticidio" e interviste a innovatori e innovatrici, "personalità della nostra Isola lungimiranti e innovative, per aiutarci a capire se è possibile trasformare le grandi difficoltà in opportunità sociali, culturali ed economiche", sottolinea Mascia.
A dar forza al lavoro sono le testimonianze di Daniela Ducato, fondatrice delle filiere Industrie Verdi Edizero, Salvatore Porta, esperto in agricoltura naturale, Gianluigi Bacchetta, direttore dell'Orto Botanico di Cagliari, Maddalena Achenza, docente di Architettura Tecnica al Dipartimento di Ingegneria del capoluogo, Bachisio Bandinu, autore di numerosi saggi su cultura e identità della Sardegna, Giampietro Tronci, ingegnere, Gigi Usai, esperto di Paesaggi Urbani e Rurali, Giuseppe Mariano Delogu, docente di Tecniche di protezione civile all'Università di Nuoro, Ettore Cannavera fondatore della Comunità La Collina di Serdiana e l'architetta Sabrina Puddu.
"Protagonisti di pratiche che a vario titolo e in ambiti diversi, sono state capaci di ribaltare l'assunto secondo cui esistono persone o cose da considerare 'inutili' per la nostra società", spiegano ancora i due proptagonisti. Il documentario nasce dal progetto "Teatro, tra carcere e territorio" portato avanti dai due artisti con gli ospiti di alcune colonie penali e comunità di recupero della Sardegna. Riprese di Marco Gallus, musiche di Francesco Medda e Mauro Palmas. Immagini aeree a cura di Dietrich Steinmetz.
"Il nostro obiettivo - chiarisce Piludu - è sensibilizzare i giovani sull'urgenza di ribaltare modelli di sviluppo che stanno conducendo all'esaurimento delle risorse e a un'irreversibile malattia del nostro pianeta e delle forme di vita che ospita. In tutte le testimonianze emergono due concetti: considerare 'gli scarti' come un'opportunità di sviluppo e l'invito a produrre idee per integrare gli antichi saperi e l'attuale ricerca, perché tutto ciò che oggi è considerato tradizione ha avuto origine da un'innovazione".
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