Una femmina di fenicottero rosa
che era rimasta intrappolata in un filo di nylon dalle zampe al
collo è morta nonostante il soccorso dei volontari della Lipu e
le cure di un veterinario a Marceddì, nell'Oristanese.
Il volatile in difficoltà era stato avvistato il 6 febbraio
scorso: aveva una lenza aggrovigliata dalle zampe fino ad
arrivare al collo che le impediva, probabilmente, di
alimentarsi. Una volontaria della Lipu ha cercato di seguirlo e
monitorarlo per alcuni giorni, poi il 9 con l'aiuto di un
pescatore e altri volontari ha tentato un primo salvataggio, ma
il fenicottero si è allontanato rendendo impossibile il
recupero.
A quel punto i volontari, sentito un veterinario, hanno rinviato
l'intervento. La volontaria ha continuato a monitorarlo cercando
il momento opportuno per soccorrerlo. La mattina del 16 lo ha
trovato immobile nel fango e lo ha recuperato portandolo
immediatamente alla clinica veterinaria. Purtroppo il
fenicottero è morto il giorno dopo. "Nonostante anni e anni di
esperienze di recuperi, non sempre andati a buon fine, questa
vicenda ci ha profondamente segnati - sottolineano dalla Lipu -
non ci abitueremo mai alle terribili conseguenze di
comportamenti umani sconsiderati. L'abbandono (a volte
inconsapevole) di reti e lenze, talvolta con ami, provocano
spesso la morte di uccelli e altri animali selvatici, come
piccoli mammiferi o tartarughe marine. Ecco perché abbiamo
voluto raccontarvi questa storia, per denunciare ancora una
volta il fenomeno e per condividere con voi la frustrazione che
proviamo".
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