di Manuel Scordo
Era stato ucciso per 2mila euro, massacrato di botte a mani nude, colpito al volto e in altre parti del corpo durante una rapina in casa finita nel sangue. Ora è arrivata la svolta nel delitto di Tonino Porcu, il 78enne allevatore in pensione, pestato e ucciso nella sua abitazione a Ghilarza, in provincia di Oristano nella notte tra il 21 e il 22 febbraio scorsi. I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Oristano e della Stazione di Ghilarza hanno fermato i presunti autori, con l'accusa di omicidio volontario: si tratta dei fratelli Rubens e Brian Carta, rispettivamente di 31 e 27 anni.
Il più grande avrebbe già ammesso le proprie responsabilità. Ad inchiodare i due fratelli, da quanto si apprende, sono state le tracce repertate sul luogo del delitto, l'abitazione in via Regina Elena 45 a Ghilarza, dagli specialisti del Ris e l'attività investigativa condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Oristano e della Stazione di Ghilarza. I militari hanno da un lato ricostruito le ultime ore di vita della vittima e dall'altro raccolto elementi utili a individuare gli autori. I due fratelli sarebbero entrati nell'abitazione dell'anziano per mettere a segno il colpo probabilmente da una finestra. Lo hanno sorpreso in casa e lo hanno aggredito colpendolo ripetutamente al volto e in altre parti del corpo. Poi hanno rovistato in tutta l'abitazione in cerca di denaro e oggetti preziosi, recuperando i duemila euro che erano nascosti in una scatola, e sono fuggiti.
Il corpo dell'anziano è stato trovato solo il giorno dopo dalla signora che si occupava delle pulizie e dal nipote. In casa i carabinieri hanno trovato numerose tracce di sangue non solo nella camera da letto dove si trovava il corpo del 78enne, ma anche in bagno e in altre stanze. Non è chiaro se siano emersi altri elementi importanti, sta di fatto che negli ultimi giorni il cerchio si è stretto attorno ai due fratelli. Oggi sono stati portati in caserma per un lungo interrogatorio, presenti il pm della Procura di Oristano che coordina le indagini, Andrea De Crescenzo, e l'avvocato dei due giovani. Davanti al magistrato Rubens Carta avrebbe ammesso le proprie responsabilità. La svolta dell'omicidio arriva proprio nel giorni in cui Ghilarza chiedeva giustizia per Tonino Porcu con una fiaccolata. Il corteo è partito dalla parrocchia del paese per poi raggiungere la panchina sulla quale sedeva quasi giornalmente l'anziano, dove sono stati lasciati mazzi di fiori.
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