Dodici dipendenti pubblici dovranno restituire allo Stato 5,6 milioni di euro. Ammonta a questa cifra, secondo quanto accertato dalla Guardia di finanza che li ha segnalati alla Corte dei Conti, il danno all'erario provocato nelle loro funzioni. Si tratta, spiegano dalle Fiamme gialle "di pubblici funzionari, impiegati a diversi livelli e in diverse mansioni in plurimi settori della pubblica amministrazione". Sotto i riflettori della Finanza, che negli ultimi mesi sotto la supervisione della Procura della Corte dei Conti ha condotto numerose attività di verifica, sono finiti diversi settori pubblici: da quello sanitario, a quello delle amministrazioni comunali, fino a quello legato alle concessioni di gioco.
"In questi contesti, diverse, e in alcune circostanze particolari, le condotte illecite scoperte - spiegano dalla Guardia di finanza - da casi di assenteismo dissimulato con timbrature effettuate da colleghi, a incuria e conseguente logorio di beni di interesse pubblico; da ritardi nel pagamento di prestazioni sanitarie a ingiustificati rinnovi di concessioni per servizi di igiene urbana, a omessi versamenti di giocate del Lotto". Adesso i 12 dovranno risarcire il danno provocato alle casse dello Stato e nei loro confronti scatteranno sequestri di immobili, terreni, auto, moto, conti correnti, libretti di risparmio e titoli.
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