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L'arte di tessitrici e fabbri rivive in "Il Tempo artigiano"

L'arte di tessitrici e fabbri rivive in "Il Tempo artigiano"

Progetto Giulio Iacchetti con Comune Sarule e Fondazione Nivola

NUORO, 12 marzo 2022, 10:22

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'arte antica della tessitura e della lavorazione del ferro, rivive nel cuore della Sardegna con il progetto "Il Tempo Artigiano" promosso dal Comune di Sarule e dalla Fondazione Nivola e fimato dal disegner Giulio Iacchetti . "Tempo artigiano" è la prima tappa di un percorso che proseguirà in altri paesi della Sardegna e che intende innovare, esporre e commercializzare gli oggetti artistici della tradizione rivisitati in chiave moderna.
    Sa burra, il tipico tappeto in lana della Barbagia è uno degli oggetti artistici da valorizzare e trova proprio a Sarule alcuni dei suoi esempi più belli, con una produzione che a metà novecento è stata rivitalizzata grazie all'intervento dei designer dell'Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigiano (Isola). Il progetto, che vede alla direzione scientifica Giuliana Altea presidente della Fondazione Nivola e Antonella Camarda, mette in atto un percorso di rinnovamento e di rilancio, muovendo dal dialogo intrecciato dal designer Iacchetti con cinque artigiane e tre artigiani del paese.
    Iacchetti, che nel 2012 ha lanciato la "fabbrica diffusa" fatta di laboratori artigiani con i quali firma e produce arredi e complementi per l'arredamento, ha a cuore due temi: il tempo e le persone che realizzano gli oggetti. "Parliamo di un tempo lento nella ricerca della manualità, che parte dalla conoscenza della materia alla sua elaborazione - spiega Iacchetti - Nell'artigianato dietro all'oggetto c'è la persona che lo ha realizzato e il progetto non si esaurisce nella mostra che ne espone i risultati, ma accompagna le artigiane e gli artigiani nelle fasi della distribuzione e della commercializzazione". La linea di intervento prevede una serie di incontri e workshop che sfoceranno nella produzione di una collezione di oggetti fatti a mano svincolati dalla tradizione locale.
    "Come Comune abbiamo ritenuto opportuno riprendere in mano la tessitura, una richezza della nostra economia che abbiamo portato avanti dagli anni '60 agli anni '90, ma che poi è andata persa - ha spiegato Luca Cheri assessore alla Cultura del Comune di Sarule e direttore del museo Nivola -. I tre fabbri coinvolti invece sono operativi e hanno sempre lavorato. Questo è il primo passo per rimettere in moto il settore e incrementare l'interesse delle tessistrici e tessitori anche con dei corsi di formazione. Vogliamo portare avanti anche l'arte del ferro in un progetto corale che valorizzi e conservi la tradizione ma che proponga anche manufatti nuovi con design contemporaneo".
   

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