Acque agitate in maggioranza in vista del vertice sul rimpasto. Sabato, durante un incontro dell'Udc ad Alghero, il leader del partito Giorgio Oppi aveva attaccato l'assessore leghista Mario Nieddu ("ha rovinato la Sanità perché non ha personalità"). Ora arriva la risposta del Carroccio, per voce del capogruppo in Consiglio regionale Pierluigi Saiu.
"È normale che i toni si accendano in prossimità di un passaggio politico delicato come quello del rimpasto - premette - siamo il primo partito della coalizione e ci comporteremo come tale, e se qualcuno pensa che cadremo nel tranello di chi vuole alimentare le divisioni si sbaglia". Tuttavia, precisa replicando sull'operato di Nieddu, "l'assessore ha gestito un momento difficile come quello della pandemia con le difficoltà di un sistema sanitario con pochi medici e personale a causa dei tagli della sinistra. Questo lavoro, nei fatti, ha sempre trovato il sostegno della maggioranza sia in Giunta che in Consiglio: la riforma sanitaria è stata approvata con i voti di tutta la coalizione e in Giunta. È questo quello che conta: il lavoro di Nieddu ha sempre avuto il sostegno di tutti".
Sulla verifica che il governatore Christian Solinas dovrebbe attuare a tre anni esatti dall'inizio della legislatura, "sono certo - dice Saiu - che il nostro segretario saprà tutelare al meglio il buon lavoro dei nostri tre assessori e confermare il peso della Lega in Giunta". Oppi, da parte sua, preferisce parlare di "azzeramento": "Il presidente della Regione ha con me l'accordo di azzerare la Giunta, non di fare il rimpasto", aveva dichiarato ad Alghero. L'Udc rappresenta la forza politica che più ha insistito sul tagliando. Con sei consiglieri nel gruppo, esprimono infatti un solo assessore. Per la seconda casella sono in corsa altri due consiglieri, il capogruppo Gianfilippo Sechi o Pietro Moro. Al momento, le deleghe più a rischio dovrebbero essere l'Industria, l'Ambiente, l'Agricoltura, i Lavori pubblici.
All'ordine del giorno dell'incontro a Villa Devoto, anche le nomine delle direzioni amministrative e sanitarie delle Asl, oggi in capo a facenti funzione. Non solo: i partiti del centrodestra dovranno anche trovare un'intesa sul prossimo presidente della commissione Autonomia, sulle direzioni generali degli assessorati rimaste vacanti dopo lo spoils system, e sull'indicazione dei tre capi dipartimento previsti dalla legge 107.
OPPI, LA LEGA HA TROPPE POLTRONE RISPETTO AIU SUOI NUMERI - Continua il botta e risposta Lega-Udc. Sullo sfondo c'è il rimpasto della Giunta e i giudizi espressi dal leader centrista Giorgio Oppi sull'assessore della Sanità Mario Nieddu. "Nessuno mette in dubbio che la Lega abbia ottenuto un ottimo risultato alle scorse elezioni regionali - dice in serata Oppi replicando al capogruppo del Carroccio Pierluigi Saiu - così come non c'è alcun dubbio che sia rappresentata nei posti di governo al di sopra dei propri numeri: tre assessorati e la presidenza del Consiglio regionale".
Secondo il decano dell'Assemblea sarda, "meraviglia che ci sia qualcuno che accusi gli altri partiti di essere a caccia di poltrone, quando questo partito è l'unico che finora ha ottenuto due presidenze di enti e il dominio di un terzo. Tutto ciò nonostante continuino a dirsi contrari ai consigli di amministrazione". Quanto all'assessore Nieddu, "nulla contro di lui - spiega - abbiamo stigmatizzato le ingerenze dell'assessore su tematiche che non sono di sua competenza. Dimostra invece un eccesso di inerzia su settori che lo dovrebbero vedere molto più presente, come l'attivazione di svariate centinaia di posti da infermiere, che attendono di essere impiegati nella sanità sarda da oramai troppo tempo".
NUOVO RINVIO DEL VERTICE - Slitta a lunedì 28 marzo il vertice di maggioranza sul rimpasto inizialmente fissato per domani alle 12 a Villa Devoto. Si tratta del terzo rinvio consecutivo - questa volta legato all'indisponibilità di almeno uno dei coordinatori di partito del centrodestra - dopo le convocazioni di lunedì 14 e giovedì 17. Una settimana in più che consentirà al presidente della Regione Christian Solinas di ragionare sul da farsi. Due le possibilità che ha di fronte: l'ipotesi di un mini tagliando, con una massimo due sostituzioni, o l'azzeramento totale dell'Esecutivo, seguito comunque da molte conferme.
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