La Confindustria del Nuorese va all'attacco sulla ripartizione dei fondi del Pnrr in Sardegna, che ha escluso il territorio. "Sembra uno scherzo ma non lo è - tuona l'associazone degli industriali - questa provincia, ultima in Italia per dotazione infrastrutturale, viene esclusa dagli investimenti strategici del Pnrr per strade, porti e ferrovie nell'isola, il territorio reagisca".
Un appello ad unire le forze per rivendicare il maltolto, anche con l'intervento dei rappresentanti politici locali in seno alle istituzioni che porti a rimettere al centro il Nuorese nella ripartizione di un 'tesoretto' di 1,3 miliardi di euro. "Pur parlando da decenni di un territorio gravemente penalizzato da criticità enormi e di una grossa cifra investita, non ci sono progetti di sviluppo per il Nuorese e l'Ogliastra - denuncia l'associazione degli industriali -. E' l'ennesima dimostrazione che ciò che manca prima di tutto è la volontà politica di superare i divari di competitività e garantire pari diritti a cittadini e imprese del centro Sardegna. Siamo davanti a un film già visto e a scelte politiche inique".
Per lo studio del Piano, Confindustria aveva proposto "l'attivazione di un organismo di governance territoriale" con il coordinamento della Provincia, il coinvolgimento della Regione e del partenariato istituzionale, economico e sociale del territorio. L'associazione degli industriali chiede ora "l'intervento dei rappresentanti politici locali nelle istituzioni per fare luce sulle motivazioni che finora hanno portato all'esclusione del Nuorese e dell'Ogliastra dagli investimenti infrastrutturali strategici del Pnrr".
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