Sono stati revocati gli arresti domiciliari al costruttore Corrado Deiana, coinvolto nell'inchiesta per corruzione avviata dalla Procura di Cagliari e nella quale sono finiti sempre ai domiciliari - su ordine di custodia cautelare del gip del tribunale di Cagliari Giorgio Altieri - il consigliere regionale del gruppo Misto, Valerio De Giorgi, accusato anche di voto di scambio, e il suo collaboratore Marco Pili (quest'ultimo liberato nei giorni scorsi). Difeso dall'avvocato Franco Villa, Deiana - per il quale resta l'obbligo di firma - era stato l'unico dei tre a essersi presentato davanti al giudice, chiedendo di rilasciare brevi dichiarazioni spontanee.
In base alla contestazione del pubblico ministero Giangiacomo Pilia, il costruttore, in cambio di un emendamento alla legge sul Piano casa, avrebbe dato quattro appartamenti al politico attraverso la permuta di un terreno della famiglia di De Giorgi.
Deiana ha però respinto ogni addebito sostenendo che i suoi rapporti con il consigliere regionale (ex presidente della commissione Bilancio) avevano i contorni di una consulenza, sottolineando che lui agiva per tutelare gli interessi delle imprese edili. Quanto alla permuta, a suo dire era perfettamente in linea con i meccanismi del mercato, tanto che c'era pure nel piano finanziario della banca.
Secondo quanto appreso il legale di Deiana ha presentato anche delle perizie per dimostrare che quel contratto di permuta è frutto di uno scambio sinallagmatico. "Il mio assistito è sereno e siamo fiduciosi nella magistratura - ha detto Villa, sentito dall'ANSA - ora attendiamo lo sviluppo del procedimento".
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