di Maria Grazia Marilotti
Una cinquantina di scarti vegetali, ottenuti da tre sottolavorazioni, con al centro l'utilizzo degli scarti preziosi del sughero. Nasce "Detergenza di pace". La nuova filiera coordinata da Daniela Ducato, di Edizero Architecture for peace, produce igienizzanti e detergenti realizzati con le stesse regole dell'architettura di pace. "Un design non violento per prodotti senza contenuto di guerra - spiega l'imprenditrice sarda al top nel campo dell'innovazione - quindi con zero acqua, zero sfruttamento di persone, paesaggi, pertanto con zero materie prime. Sono i primi detergenti al mondo - sottolinea - a base di sughero ed eccedenze rinnovabili agricole boschive e marine che non diventano rifiuti bensì estratti preziosi con proprietà antibatteriche, igienizzanti e di protezione dagli agenti inquinanti".
Non solo. "Sono anche i primi al mondo - precisa Ducato - con il peso più basso e la resa più alta: con 30 grammi di polvere idrosolubile si ottiene un litro di detergente liquido fresco ricco di principi attivi con due mesi di durata nelle diverse tipologie di shampoo, bagnoschiuma, pulizia casa, piatti, bucato, shampoo cane, arredi urbani, tutti specifici per lavare e igienizzare senza inquinare".
Fulcro dell'innovazione è la scoperta delle straordinarie qualità antimicrobiche, antiossidanti e disinquinanti del sughero trasformato in estratto per la detergenza grazie ad anni di ricerche condotte da Edizero sulla quercia: dalla corteccia alle ghiande, anch'esse presenti nella formulazione per la capacità arricchente e purificante. Il progetto venne considerato rivoluzionario già al suo esordio tanto da ricevere il premio Riccarda Serri da Skineco, società internazionale di medicina ecodermatologica.
"Con la detergenza di pace si va oltre anche ai prodotti solidi, come lo shampoo ad esempio - racconta ancora la fondatrice di Edizero - I solidi, infatti, seppur plastic-free, hanno il limite di essere utilizzabili solo individualmente e non per uso collettivo. Con Ocean Beat, invece, polvere idrosolubile da cui si ottengono all'istante i diversi detergenti liquidi da usare come ricarica nei dispenser manuali o negli erogatori touch less per hotel, comunità, porticcioli, parrucchieri, toelettatura cani, negozi di sfuso, si azzerano acqua, fonti fossili e imballaggi, si riducono volumi e trasporto del 98 per cento rendendo sostenibile e competitivo il costo".
Il packaging è una bustina di carta fatta di infestanti e scarti agricoli, nutre la terra e concima l'orto. Fondamentale il contributo delle aziende sarde e dei Green heroes, 100 realtà verdi del Made in Italy. Ed è proprio Daniela Ducato ad essere stata nominata prima Green heroes d'Italia da Alessandro Gassmann. A lei, l'attore dedica diverse pagine del suo libro "Io e i #greenheroes". "Pulire il nostro corpo e le nostre case è il gesto quotidiano della nostra vita - dice in chiusura l'imprenditrice - Con Ocean Beat, zero acqua, zero plastica, zero materie prime, ci connettiamo al battito del mare ogni giorno mentre laviamo i nostri capelli, il pavimento o il nostro cane".
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