I tratti distintivi del protocollo 2011 sulla Chimica verde erano validi allora e lo sono ancora di più oggi. Ne è certo il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, che adesso chiede al presidente del Consiglio Mario Draghi una convocazione rapida della Cabina di regia - come previsto dal decreto legge del 27 aprile sul rilancio delle politiche industriali - con tutti i sottoscrittori di undici anni fa per procedere alla revisione, aggiornamento e ridefinizione degli obiettivi per la riconversione dello stabilimento chimico di Porto Torres.
"E' necessario e urgente - dice il governatore - che gli operatori interessati siano vincolati agli impegni assunti 11 anni fa e non ancora adempiuti, e che siano riavviati gli investimenti". "Infatti, l'area industriale di Sassari e Porto Torres - sottolinea in una lettera al premier - ha tutte le caratteristiche per diventare sede di sviluppo dell'economia green e circolare sulla quale si basa il rilancio del Paese". E cioè la riduzione della dipendenza da idrocarburi nella produzione di materie prime a favore di prodotti biodegradabili e ambientalmente sostenibili.
Solinas ricorda le tappe che hanno portato, a partire dal 2011, allo stallo degli investimenti: "Dopo un avvio promettente, la costruzione di 2 dei 7 impianti previsti, una lunga fase di assestamento industriale e produttivo, le aziende Versalis (Eni) e Novamont, proprietarie degli impianti attraverso la Joint Venture Matrica, sono entrate in un conflitto dichiarato e manifesto, che ha determinato l'avvio di un arbitrato, generando lo stallo". Da qui la richiesta al capo del Governo di "un intervento affinché siano avviate le necessarie interlocuzioni con Eni". Anche perché, conclude Solinas, "il superamento della diatriba intrasocietaria, comunicata lo scorso martedì 29 marzo, dalle aziende Versalis e Matrica, rende possibile e plasticamente manifesta la fattibilità del progetto".
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