Il 2024 Anno europeo delle isole, sostegno finanziario addizionale alle regioni insulari, che dovrebbero beneficiare anche di più flessibilità sugli aiuti di Stato e sul trasporto aereo e marittimo. Lo chiedono gli eurodeputati in una risoluzione approvata dalla plenaria di Strasburgo con 577 voti favorevoli, 38 contrari e 10 astenuti. I deputati esortano a mettere particolare attenzione alle conseguenze della nuova legislazione su clima e ambiente su questi territori e sottolineano la necessità di misure straordinarie per consentire alle isole di farvi fronte.
SOLINAS, ORA POSSIAMO SUPERARE I DIVARI ECONOMICI - "Con la giornata di oggi indichiamo una direzione diversa: quella del superamento dei divari di natura economica, sociale e territoriale tra Regioni e cittadini". Lo dichiara in una nota il governatore della Sardegna Christian Solinas dopo il via libera in Europarlamento alla risoluzione Omarjee sulle Isole che, tra le altre cose, porterà all'istituzione di un regolamento ad hoc per i territori insulari per quanto riguarda l'applicazione delle norme sugli aiuti di Stato. "Un passaggio fondamentale nel percorso verso il riconoscimento della dimensione insulare nelle politiche Ue - sottolinea Solinas - un risultato importante che restituisce dignità a oltre 20 milioni di cittadini europei distribuiti su circa 2.400 isole".
Il presidente ricorda che è "anche grazie al contributo della Sardegna che oggi il Parlamento europeo riconosce la condizione insulare come uno svantaggio strutturale permanente, individuando la necessità di elaborare strategie complementari che consentano alle isole di affrontare le sfide e superare gli ostacoli che la loro propria natura comporta". Solinas parla di "una battaglia che ci vede coinvolti tutti, che come presidente di una grande Regione insulare ho posto al centro del programma di governo, sia sul fronte interno italiano, mediante il riconoscimento del principio di insularità nella Costituzione della Repubblica, sia in sede europea, chiedendo la piena attuazione delle disposizioni del Trattato sul Funzionamento dell'Ue e una strategia specifica che permetta di modulare le politiche della Ue alle sfide dei nostri territori".
La risoluzione prende in considerazione alcuni tra i fattori più incisivi nel mancato sviluppo delle Isole. In particolare, "riteniamo fondamentale - spiega ancora il presidente della Regione - il passaggio in cui si invitano gli Stati membri a utilizzare i fondi provenienti dal Fondo sociale europeo Plus (FSE+) e dal Fondo europeo di sviluppo regionale per sostenere la creazione di posti di lavoro di qualità, promuovere un migliore equilibrio tra attività professionale e vita familiare e fornire opportunità di lavoro nelle regioni a rischio di spopolamento, prestando particolare attenzione a una migliore partecipazione delle donne al mercato del lavoro". Il documento individua nel turismo il principale fattore di crescita economica nelle Isole. "E' però necessario - sostiene Solinas - fornire un sostegno finanziario supplementare specifico per il turismo sostenibile sulle isole, risolvendo il problema del turismo stagionale".
COSSA, OK A RISOLUZIONE E' SPARTIACQUE - Uno spartiacque importante: questo rappresenta il via libera alla risoluzione Omarjee secondo Michele Cossa, presidente della commissione Insularità del Consiglio regionale della Sardegna, oggi a Strasburgo dove, dopo la votazione del documento in Europarlamento, ha partecipato in qualità di relatore alla tavola rotonda sul futuro dell'Europa e le sfide per le Isole assieme ai rappresentanti istituzionali dei principali territori insulari europei.
"Oggi possiamo dire che l'Europa ascolta le sue Isole - ha detto - il Parlamento europeo ha segnato una tappa fondamentale, che traccia una nuova strada della politica europea per le isole, con un diverso approccio metodologico, che dovrà tener conto della causa dello svantaggio, e in funzione di essa operare interventi appropriati, che non possono essere solo di natura economica". In questo scenario, ha aggiunto Cossa, "uno dei Paesi fondatori sta per approvare la norma costituzionale tesa a dare alle Isole parità di condizioni rispetto alla terraferma: una riforma epocale i cui effetti non potranno non riverberarsi anche sull'ordinamento europeo e che già oggi - considerata la portata e gli effetti sul piano nazionale - raccoglie l'attenzione degli altri paesi membri.
È evidente come grazie all'impegno dimostrato sul fronte istituzionale con la proposta di legge per il riconoscimento del principio di insularità in Costituzione, che viaggia spedita verso l'approvazione finale, nel nostro piccolo teniamo alta la questione anche in Europa". Nel corso della tavola rotonda Cossa ha ringraziato il presidente della Regione sarda, Solinas, "per il suo forte impegno sul fronte europeo, anche nella sua qualità di capofila del partenariato delle regioni insulari del Mediterraneo".
PAIS, PASSAGGIO FONDAMENTALE - "Per i sardi, per gli otto milioni di italiani e per i 20 milioni di europei che vivono nelle Isole si aprono nuovi scenari in materia di turismo, di energia, trasporti, infrastrutture e ambiente". Così il presidente del Consiglio regionale della Sardegna Michele Pais dopo il via libera in Europarlamento alla risoluzione Omarjee sulle Isole.
"Un punto di partenza fondamentale per il pieno riconoscimento del principio che la nostra Isola attende ormai da troppo tempo - sottolinea - il risultato raggiunto oggi indica che il percorso deve proseguire inesorabile non solo in Europa ma anche con il riconoscimento del principio dell'insularità nella nostra Costituzione". Un segnale decisivo dell'Europa, conclude Pais, "nei confronti dei territori che, per ragioni geografiche, sono svantaggiati. Un nuovo modo di ragionare, un cambio di mentalità epocale che permetterà anche alla Sardegna di superare gli ostacoli che derivano dall'insularità".
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