Portatili, fissi o centralizzati, economici o meno, da oltre 1 mese in Sardegna i condizionatori d'aria stanno girando alla loro massima potenza. Con l'esplosione anticipata del caldo, già da fine aprile per i sardi è scattata la corsa alla manutenzione degli impianti e la caccia all'acquisto di condizionatori e ciller che, quest'ultima, si è trasformata in una vera "caccia al tesoro", considerato come gli ordini potranno esser soddisfatti, se va bene, tra i 3 e i 6 mesi. In Sardegna sono oltre 350mila gli impianti di condizionamento, in abitazioni, negozi e attività produttive e sono circa 3mila i professionisti specializzati, con più di 6mila addetti, che "curano" i circuiti di refrigerazione e il loro corretto funzionamento.
Secondo i più recenti dell'Osservatorio di Confartigianato Sardegna per le MPI, nell'Isola ben il 47,5% degli immobili utilizza il sistema di condizionamento caldo/freddo (ovvero la climatizzazione unica per estate e inverno), contro una media italiana del 29,4%. All'interno di questa percentuale, l'82,9% sono pompe di calore fisse o portatili, il 13,2% sono condizionatori utilizzati solo per raffreddamento e il 3,9% è costituito da impianti centralizzati.
Per Giuseppe Tatti, impiantista e dirigente regionale di Confartigianato Imprese Sardegna, "c'è una disponibilità quasi nulla e quel poco che c'è viene venduto a peso d'oro anche se è possibile che i grandi gruppi abbiano fatto scorte e abbiano ancora un po' di magazzino. Ma ciò che ci preoccupa maggiormente - sottolinea Tatti - è l'impennata a doppia cifra percentuale, quotidiana e senza controllo, dei prezzi". Secondo gli esperti impiantisti di Confartigianato Sardegna, per una macchina fissa interna ed esterna di buon livello e ad alte prestazioni (non modelli portatili) la spesa media si aggira intorno ai duemila euro.
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