L'Automobile Club Sassari lancia il progetto "WRC nelle scuole" per far conoscere ai più giovani il Rally Italia Sardegna, i valori dello sport, e i corretti comportamenti da tenere sulla strada.
Il progetto, coordinato dal direttore dell'AC Sassari Alberto Marrone e coadiuvato da esperti di motorsport, educatori ambientali, e per alcuni incontri dalla Polizia Locale di Sassari, ha coinvolto oltre 200 studenti di varie classi d'età e istituti: la Scuola media di via Vicenza ad Olbia, l'Istituto Agrario di Sassari e le scuole elementari di San Donato a Sassari e di Palmadula.
Per gli alunni degli ultimi anni della Scuola Secondaria di secondo grado i temi trattati hanno cercato di far comprendere agli alunni che guidare in sicurezza un veicolo è un'attività complessa che coinvolge mente e corpo e che richiede buone condizioni psicofisiche e concentrazione. Ma soprattutto gli studenti hanno potuto vedere da vicino una vera auto da rally, sentire le delucidazioni sui suoi dispositivi di sicurezza e su ciò che avviene durante una gara automobilistica, con possibilità di porre domande ai relatori.
Nel corso degli incontri sono stati approfonditi anche i temi dell'educazione ambientale e dell'impatto dovuto all'utilizzo delle auto e alle attività e comportamenti adottati nell'ambito della tappa italiana del WRC ai fini del minor impatto possibile sull'ambiente. Per problemi legati alla tempistica e ad accordi, non è stata temporaneamente attuata anche la parte relativa alla piantumazione di specie arboree e arbustiche tipiche della macchia mediterranea. Il bilancio, per il direttore dell'Automobile Club Sassari, Alberto Marrone, è comunque positivo: "Per i ragazzi è stata di certo interessante la possibilità di vedere da vicino un'auto da rally. Anche la parte teorica ha avuto buoni riscontri ed un interesse crescente da parte dei ragazzi i quali, nonostante la diffidenza iniziale, hanno mostrato alla fine degli incontri un vivo interesse circa quanto esposto. Su temi come l'educazione stradale e ambientale siamo convinti che sia necessario abituare i bambini al rispetto di regole semplici e chiare, e il progetto che stiamo portando avanti va in questa direzione".
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