Potrebbero iniziare domani, o al massimo giovedì, gli interrogatori di garanzia davanti al Gip del Tribunale di Cagliari, Roberto Cau, che ha firmato le 33 misure cautelari per una frangia degli Sconvolts, il gruppo di ultras rossoblù.
I primi a comparire davanti al giudice saranno i cinque destinatari della custodia cautelare in carcere, seguiti poi dai 13 finiti invece agli arresti domiciliari.
Solo nei prossimi giorni, poi, saranno convocati nell'ufficio del Gip anche i 10 ultras con l'obbligo di dimora e i 4 che hanno l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di diversi reati contro l'ordine pubblico, la persona e il patrimonio, commessi in occasione di manifestazioni sportive e spaccio di stupefacenti.
Solo dopo l'interrogatorio di garanzia i difensori potranno chiedere l'eventuale mitigazione della misura per chi è finito in carcere o ai domiciliari.
In tre, invece, tra i quali l'ex giocatore del Cagliari, Andrea Cossu, attualmente dirigente del club, risultano indagati a piede libero per reati minori (non viene loro contestata l'associazione a delinquere) e dunque non saranno convocati dal Gip.
L'operazione della Digos di Cagliari - coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia - è stata denominata "Frari", in gergo cagliaritano "fratello", perché così si chiamavano tra loro i componenti del gruppo accusati, in particolare, di brutali aggressioni a tifosi avversari.
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