Azienda ospedaliero universitaria
di Sassari, Ateneo turritano, Lilt Sassari e Fondazione di
Sardegna mettono in campo una stretta sinergia per contrastare
il tumore prostatico. E lo fanno attraverso lo studio di nuovi
biomarcatori in grado di individuare le lesioni tumorali. Il
tumore alla prostata in Italia è in aumento con circa 564mila
casi e 36mila nuove diagnosi ogni anno. Di queste ultime almeno
1000 sono quelle che vengono fatte in Sardegna. Numeri elevati
che, a oggi, rendono il carcinoma della prostata il più diffuso
tra gli uomini italiani ed è divenuto, nell'ultimo decennio, il
tumore più frequente nella popolazione maschile dei paesi
occidentali. È in questa ottica che si sviluppa il progetto
coordinato congiuntamente dal professor Ciriaco Carru, del
Dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università di Sassari e
responsabile di programma assistenziale nella Azienda
Ospedaliero Universitaria di Sassari, e dal professor Massimo
Madonia, direttore dell'unità di Urologia dell'Aou. «La sfida
oggi - afferma Carru - è avere una diagnosi precoce, trattamenti
targettizzati, opzioni terapeutiche innovative, oltre alla
possibilità di prevedere in anticipo quali pazienti
beneficeranno maggiormente o esclusivamente di un adeguato
trattamento".
"Ecco perché - aggiunge Madonia - è sempre più crescente
l'esigenza di identificare nuovi biomarcatori, evitando di
esporre i pazienti a indagini strumentali invasive o a terapie
generalmente gravose in termini di tossicità e costi".
Ad oggi i risultati degli studi portati avanti dalle due
strutture sono stati pubblicati su due riviste internazionali ad
alto impatto. Il primo studio, che ha trovato ospitalità sulle
pagine di Biomolecules, indica nell'Agmatina un interessante
biomarcatore che sarebbe capace di segnalare la proliferazione
cellulare. Lo studio ha permesso di differenziare tre classi di
pazienti attraverso la quantificazione dei livelli plasmatici
del biomarcatore in esame.
Il secondo studio è stato pubblicato proprio in questi giorni su
The Journal of Molecular Diagnostics, della prestigiosa
associazione "American Society for Investigative Pathology
Association for Molecular Pathology".
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