Bagni vietati in quattro chilometri della costa di Castelsardo. È quanto emerge dai risultati delle analisi effettuate dall'Arpas il 20 luglio, che hanno rilevato il superamento dei limiti di legge relativi alla concentrazione di enterococchi intestinali in quattro spiagge della rocca dei Doria: La Marina, Baia Ostina, La Vignaccia e Rumasinu. Il primo tratto è lungo 971 metri e riguarda le acque della Marina, la spiaggetta molto frequentata e accessibile dal centro del borgo, un'insenatura naturale dove i tecnici hanno rilevato lo sforamento dei parametri deli enterococchi intestinali (344 su un limite di legge di 200) e di escherichia coli (945 su 500). Parametri fuori norma anche nelle acque definite "100 metri sud scarico 44", cioè nel tratto di costa lungo 690 metri che parte dalla spiaggetta della Vignaccia in direzione est. In questo caso il parametro sforato è soltanto quello degli enterococchi intestinali (1652 su 200). Meno grave la situazione a Baia Ostina, dove il valore analitico degli enterococchi intestinali rivelati è 254 su 200. In questo caso l'interdizione è di 1348 metri. I divieti odierni seguono quello stabilito ieri nelle acque di balneazione di Rumasinu, nei pressi dell'incrocio tra la strada statale 200 e la Sp90. Cioè lo specchio di acque lungo 989 metri entro i quali, come riportato nelle mappe del Portale delle acque del ministero della Salute. si affacciano le spiagge de Li Cantareddi, Punta tramontana e Punta Peruledda Sud. In questo caso l'Arpas aveva chiesto al sindaco Antonio Capula di interdire l'area per il superamento dei limiti di legge dei parametri relativi a escherichia coli (1298 rilevati a fronte di un limite di 500) ed enterococchi intestinali (591 rilevati a fronte di un limite di 200).
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