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Detenuto ucciso in cella: imputato non risponde al gip

Detenuto ucciso in cella: imputato non risponde al gip

Pisano sarà trasferito a Uta, per lui perizia psichiatrica

SASSARI, 01 agosto 2022, 19:15

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Giuseppe Pisano, il detenuto che la scorsa settimana ha aggredito e ucciso il compagno di cella, Graziano Piana, nel carcere di Bancali, spaccandogli la testa con uno sgabello, oggi durante l'interrogatorio di garanzia ha fatto scena muta. Assitito dall'avvocato Simone Vargiu, il 27enne originario di Sorgono, davanti al gip Giuseppe Grotteria si è avvalso della facoltà di non rispondere. Già in giornata, su richiesta del difensore, Pisano sarà trasferito da Bancali nel centro terapeutico del carcere di Uta, dove sono disponibili i supporti necessari per l'assistenza sanitaria di cui il giovane ha bisogno in questo momento.

"È entrato nel carcere di Bancali con una condizione psichica complicata, e ora le cose sono solo peggiorate - dichiara l'avvocato Vargiu - È necessario che il mio assistito recuperi la sua condizione psichica, prima di ogni altra cosa". Per Pisano sarà disposta una perizia psichiatrica tramite incidente probatorio. Intanto le indagini sull'omicidio, coordinate dal pm Angelo Beccu e affidate alla Polizia penitenziaria e ai carabinieri del Comando provinciale di Sassari, proseguono.

È stato disposto un nuovo sopralluogo nella cella dove la notte fra martedì 22 e mercoledì 24 luglio Pisano, appena arrivato nel carcere di Bancali, ha colpito alla testa con uno sgabello il compagno di cella, Graziano Piana, uccidendolo, non si sa se aggredendolo di sorpresa o se in seguito a un diverbio fra i due. Sul corpo della vittima è stata effettuata nei giorni scorsi l'autopsia dal medico legale Francesco Serra, che ha 90 giorni di tempo per consegnare la relazione.

AVVOCATA, "PISANO SOCIALMENTE PERICOLOSO" - "Giuseppe Pisano aveva bisogno di cure, non del carcere. C'è una perizia psichiatrica che lo definisce socialmente pericoloso. Non doveva andare in cella con altri detenuti". Così l'avvocata Rosaria Manconi, che domani, su incarico della mamma del detenuto accusato di aver ucciso il compagno di cella Graziano Piana, depositerà un esposto alla Procura di Sassari, al Dap e al Garante nazionale dei detenuti per chiedere che siano accertate eventuali responsabilità nella tragedia che si è consumata nel carcere di Bancali la notte tra martedì 26 e mercoledì 27 luglio.

"È evidente - spiega - che qualcuno deve avere commesso degli errori. Chi non spetta a noi dirlo, sicuramente Giuseppe Pisano quella notte non doveva essere mandato in carcere e non in cella con un altro detenuto - Questo terribile episodio è l'emblema dei problemi del sistema carcerario per quanto riguarda i detenuti con problemi psichiatrici. Problemi che negli istituti della Sardegna si amplificano perché si sommano a tanti altri". Sulla vicenda il provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria per la Sardegna, Maurizio Veneziano, precisa che insieme alle indagini coordinate dal sostituto procuratore Angelo Beccu, è stato avviato un procedimento di verifica interno, organizzato in modo da non intralciare le attività della Procura. "Per ora procede l'amministrazione regionale - chiarisce - non ci è stato comunicato nessun invio di ispettori da parte del Ministero".

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