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Turismo russo in picchiata in Sardegna

Turismo russo in picchiata in Sardegna

Pressochè azzerati gli arrivi in C. Smeralda e al Forte Village

CAGLIARI, 10 agosto 2022, 16:16

Redazione ANSA

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Sono lontani i tempi in cui gli oligarchi russi, ma in generale tutti i ceti abbienti della società, i cosiddetti nuovi ricchi, erano di casa d'estate in Sardegna. Ovviamente nelle località più esclusive dell'Isola: al nord la Costa Smeralda e al sud il Forte Village di Santa Margherita di Pula. La pandemia prima e la guerra in Ucraina poi, con le sanzioni imposte dall'Unione europea alle personalità legate a Putin, hanno pressochè azzerato gli arrivi nel 2022.

"Quest'anno i russi sono spariti - conferma Federalberghi Sardegna - Nel 2019 valevano il 2,5% degli arrivi, con la pandemia si è andati al di sotto dell'1%, tutto assorbito dai super ricchi, mentre nel 2022 il flusso si è praticamente azzerato. Fanno eccezione i cittadini con doppio passaporto, ma questi non passano dal sistema alberghiero: si tratta di oligarchi proprietari di ville di lusso soprattutto in Costa Smeralda". Quest'estate, dunque, nel paradiso delle vacanze dei vip non si parla russo: i pochi arrivati restano nelle loro residenze mantenendo un basso profilo, nessuna uscita in piazzetta a Porto Cervo nè gite sui loro mega yacht.

La forte flessione del mercato russo viene confermata anche dai vertici del Forte Villlage, l'esclusivo resort di lusso di proprietà dei fratelli ceceni Musa e Mavlit Bazhaev - molto vicini a Putin - più volte premiato come migliore del mondo e tra i luoghi più gettonati per meeting istituzionali di imprenditori, politici e vip, diventato negli anni un tempio del potere.

"Quest'anno abbiamo registrato un calo dell'80% circa delle presenze russe - dice all'ANSA Lorenzo Giannuzzi, Chief Executive Officer e General Manager del Forte - Siamo però riusciti a compensare ben oltre le aspettive la mancanza del mercato russo con una sensibile crescita dei nostri mercati tradizionali e di quelli emergenti che storicamente coprivano una percentuale meno consistente, in particolare Usa e Middle Est". Per Giannuzzi, una stagione comunque soddisfacente, quella del 2022. E ora guarda con fiducia per il proseguo dell'autunno.
    

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