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Elezioni: Meloni, dati ci danno al governo, avversari nervosi

leader fdi a cagliari

Elezioni: Meloni, dati ci danno al governo, avversari nervosi

CAGLIARI, 02 settembre 2022, 19:16

Redazione ANSA

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++ Elezioni: Meloni, dati ci danno al governo,avversari nervosi - RIPRODUZIONE RISERVATA

++ Elezioni: Meloni, dati ci danno al governo,avversari nervosi - RIPRODUZIONE RISERVATA
++ Elezioni: Meloni, dati ci danno al governo,avversari nervosi - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Noi metteremo gente preparata al governo: pensate all'Istruzione, prima c'era Azzolina, Noi puntiamo al merito". Lo ha detto la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni nelle prime battute del suo comizio in piazza del Carmine a Cagliari. "I dati che dicono che Fratelli d'Italia potrebbe governare stanno creando molto nervosismo. Non abbiamo vinto niente, bisogna combattere, ma i dati dicono quello che dicono".

LA SINISTRA - La sinistra "non ha paura dell'egemonia culturale, loro hanno paura di perdere una egemonia di potere. Hanno paura di un'Italia meritocratica dove vai avanti non perché sei amico della persona giunta". "In un'Italia normale tutti devono avere le stesse opportunità, ma poi dove arrivi deve dipendere da te. La scuola progressista è una macchina di disuguaglianza, perché ha finito di livellare al punto di partenza".

ENERGIA - "Sono d'accordissimo sul price cap: abbiamo garantito al governo il massimo sostegno in una battaglia che consideriamo fondamentale. Nelle ultime ore sono diventata un po' più ottimista rispetto ai giorni scorsi". "Faremo quello che possiamo per dare una mano all'Italia in questo senso - ha aggiunto rispondendo ad un'unica domanda di una cronista - penso che si possa lavorare a livello italiano per scollegare il prezzo dell'elettricità a quello del gas. Questo comporterebbe una diminuzione sensibile e immediata delle bollette".

"Il price cap non lo vuole l'Olanda e neppure la Germania, la prima perché ha la borsa del gas in casa e l'altra perché è più ricca di tutti e può permettersi di comprare gas per prima e contrattare il prezzo. Non discuto le loro scelte. ma a sinistra non lo dice nessuno. Gli altri difendono il loro interesse nazionale, che è quello che deve fare una classe politica decente". "L'Europa è stata miope e siamo messi così: invece di pensare ad una politica estera o di difesa o all'approvvigionamento ci si è preoccupati di come si cucinano gli insetti e ora non controlliamo più niente e abbiamo catene di approvvigionamento lunghissime". "Cosa si può fare per tagliare le bollette? E' semplice, lo Stato non deve guadagnare sull'extra gettito che deve tagliare. La seconda cosa è scollegare il prezzo dell'elettricità da quello del gas, oltre a tagliare la nostra dipendenza e produrre energia. Il gas ce lo abbiamo nell'Adriatico, lo estrae la Croazia ma il mare è lo stesso".

IMMGRAZIONE - "Evasione delle tasse da parte degli extracomunitari? Fanno finta di non vederla. Intanto le aziende chiudono: noi abbiamo una proposta alternativa". "Immigrazione? Ritengo che immigrazione e diritto d'asilo siamo due cose diverse. La protezione va data a chi scappa dalla guerra perché altrimenti si penalizza davvero chi è scappato dalla guerra". E ancora: "Se devi fare entrare qualcuno in Italia, lo devi fare garantendogli una vita dignitosa. Altrimenti abbiamo poi le strade piene di prostituzione e spaccio".

GLI IMPEGNI - Nei 15 mesi del governo Draghi il debito pubblico è aumentato, l'Italia è fanalino di coda in molte classifiche. Non verrò a dire che faremo miracoli, ma faremo quello che stiamo promettendo. Sul lavoro la soluzione non è il reddito di cittadinanza: è una misura culturalmente sbagliata, vuol dire ai ragazzi di stare a casa. E invece abbiamo bisogno dei giovani. Non avremo sempre i soldi per dare il reddito di cittadinanza. Alla fine diventa un futuro povero. Le stesse risorse vanno messe sulle assunzioni. Il lavoro non si crea per decreto. Non bisogna mettere i bastoni tra le ruote delle aziende".

REDDITO CITTADINANZA - "Bisogna prendere le risorse del reddito di cittadinanza e metterle sulle assunzioni aiutando le aziende. La ricchezza non si crea per decreto, la povertà non si abbatte per decreto. Lo stato deve aiutare le imprese e mettere loro i bastoni tra le ruote dalla mattina alla sera".

COMIZIO DI UN'0RA - Il comizio a Cagliari è durato circa un'ora ed è aperto da una playlist musicale e dall'introduzione del sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, esponente di Fratelli d'Italia.

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