di Maria Giovanna Fossati
Nuoro si è fermata stamattina per la doppia manifestazione che rivendica il diritto a una sanità adeguata e ai trasporti ferroviari, rimasti al 1839. Migliaia di persone con in testa le Rsu degli operatori sanitari e i sindacati confederali (Cgil, Cisl e Uil, Nursind, Fsi e Fials), sono partite dall'ospedale San Francesco, per arrivare allo Zonchello dove ad attenderli hanno trovato i commercianti che hanno posticipato l'apertura delle loro attività, poi tutti insieme davanti alla stazione ferroviaria di via Lamormara, per unirsi al sit-in del comitato Trenitalia Nuorese (che chiede la ferrovia a scartamento ordinario a Nuoro), dove il sindaco di Nuoro Andrea Soddu ha convocato un consiglio comunale straordinario.
Striscioni, fischietti e cori al grido di "la sanità non si tocca la difenderemo con la lotta" hanno risuonato al centro di Nuoro. Presenti in massa gli amministratori del Nuorese che insieme ai sindacati e ai lavoratori, hanno fatto tappa nella sede della Asl di via Demurtas, dove alcune operatrici sanitarie vestite di nero, hanno adagiato una bara davanti all'ingresso della struttura con la scritta "Sanità nuorese rip". "Adesso basta, qui gli ospedali stanno arrancando, siamo a un bivio: o si assumono medici e personale o chiudiamo - ha sottolineato la coordinatrice della Rsu professioni sanitarie Giovanna Chierroni - Chiediamo alla Regione l'emanazione urgenti delle linee guida per rendere operative le aziende sanitarie, così sono scatole morte, non si possono fare assunzioni o acquisti. La nostra protesta non si fermerà qui: andremo in Prefettura, poi ci sposteremo in massa a Cagliari e arriveremo fino a Roma".
"Stiamo combattendo una battaglia per una sanità che permetta ai cittadini di curarsi e per il diritto alla ferrovia che ponga fine all'isolamento delle zone interne - ha detto il sindaco di Nuoro Andrea Soddu - Adesso per curarsi bisogna andare fuori e per spostarsi bisogna possedere una macchina, non è pensabile che la politica regionale e nazionale non intervenga, è una vergogna". Combattivo il coordinatore di Comitato Trenitalia nuorese Claudio Solinas che si batte per una moderna linea ferroviaria che colleghi il capoluogo al resto dell'Isola: "Abbiamo una ferrovia a scartamento ridotto costruita quasi due secoli fa, che ci porta a Macomer in un'ora e un quarto, siamo l'unica città d'Italia che non è collegata alla rete ferroviaria nazionale e tutto questo è semplicemente vergognoso - incalza Solinas - Abbiamo messo in piedi una scheda tecnica e crediamo che i fondi del Pnrr debbano essere usati per questo, se salta questo progetto Nuoro non prenderà un centesimo dei fondi europei. Noi non ci fermeremo qui, lotteremo per avere i diritti garantiti dalla Costituzione".
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