"Desert Paradise" nella
categoria lungometraggi sull'ambiente ha ottenuto il
riconoscimento intitolato a Giuseppe Ferrara. "Feminity" ha
conquistato il premio Valentina Pedicini per i lungometraggi e
mediometraggi sui diritti umani. Sono i due principali vincitori
della IX edizione del Life After Oil International Film
Festival, fondato e diretto da Massimiliano Mazzotta. Il
concorso cinematografico dedicato a questi due temi si è chiuso
domenica sera a Villanovaforru, in Marmilla. Il primo, ovvero il
documentario dell'olandese Ike Bertels, si concentra su una
comunità di una città della Namibia legata all'estrazione di
diamanti. Il secondo, dell'iraniano Mohsen Ostad Ali, affronta
invece le storie difficili di donne del suo paese.
Sette le categorie premiate. I tre giurati della sezione
Ambiente hanno anche assegnato una menzione speciale alla
produzione tedesca "The Recycling Myth", inchiesta sul riciclo
della plastica firmata da Tom Costello e Benedict Wermter. Per
i cortometraggi sull'ambiente la spunta l'iraniana Marjan
Khosravi con "Vadiyar". Menzione speciale a "Sentience" girato
in Cina dall'australiano Elliot J. Spencer. Per i cortometraggi
sui diritti umani la giuria ha premiato l'ungherese "Branka"
diretto da Akos K. Kovacs con una menzione per il francese "4AM"
di Mehdi Fikri. Tra i lavori di animazione, invece, "Nothing
Left" dell'inglese Frankie Sutton.
Un gruppo di migranti richiedenti asilo presenti nel centro
di accoglienza straordinaria di Villanovaforru, ha valutato i
corti sperimentali e ha scelto l'indiano "Awakening of the
Goddess" realizzato da Debjani Mukherjee. Infine nella categoria
a tema libero World Panorama il premio, assegnato da un gruppo
di studenti dell'Istituto d'istruzione superiore Vignarelli di
Sanluri, è andato ad "Aparat" dell'iraniano Hasan Najmabadi.
Assegnate menzioni da associazioni che collaborano con il
festival: Emergency Sassari ha premiato "Yemen's Dirty War" dei
francesi Nicolas Jaillard e Guillaume Dasquié; Italia Nostra ha
puntato su "Sentience" di Elliot J. Spencer; Medicina
Democratica ha scelto "Tricked into Surgery: India's
Hysterectomy Scandal" di Mathilde Cusin; Wwf Sassari invece
"Arbores" di Francesco Bussalai.
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