Con l'accogliamento della richiesta di rito abbreviato condizionato a due consulenze della difesa, si è aperto davanti alla gup del tribunale di Cagliari, Elisabetta Patrito, il processo nei confronti di Emilio Pozzolo, il 37enne accusato di omicidio stradale, aggravato dall'uso di sostanze stupefacenti, e omissione di soccorso.
Le contestazioni sollevate dalla pm Ginevra Grilletti - la stessa che si era opposta al patteggiamento - si riferiscono all'incidente avvenuto l'1 febbraio scorso costato la vita al piccolo Daniele Usai, di soli 15 mesi, travolto dallo scooter condotto dall'imputato mentre si trovava sul passeggino spinto dalla madre sulle strisce pedonali di via Cadello.
Il processo è stato aggiornato al 20 gennaio prossimo quando verranno ascoltati i consulenti chiamati dall'avvocato difensore Patrizio Rovelli. La gup ha ammesso la costituzione di parte civile del padre e della madre del bimbo, mentre è stata respinta per questioni di territorialità quella presentata dall'associazione Vittime della strada.
Secondo la ricostruzione investigativa, Pozzolo aveva toccato i 70 chilometri orari, violando il limite dei 50, superato due auto ferme davanti alla strisce proprio per far passare mamma e figlio, diretti al parco di Monte Claro, finendo per invadere la corsia opposta e travolgere il passeggino. Poi la fuga e, un'ora più tardi, la decisione di consegnarsi alla Polizia, a cui aveva anche dato indicazioni per far ritrovare lo scooter. "Sono morto con lui", le sue parole davanti al gip che lo aveva arrestato. L'imputato guidava la due ruote di un amico pur non avendo la patente sin dal 2017 per una vecchia condanna.
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