"La stella polare del B7 è la
competitività. Non ci sarà crescita economica, un'occupazione e
un progresso sociale soddisfacenti se il G7 non unirà le proprie
forze per affrontare la dura competizione globale". Lo ha
sottolineato Emma Marcegaglia, presidente del B7, nel suo
intervento alla consultazione delle parti sociali (B7 e Labour
7) con la ministra italiana del Lavoro Marina Calderone.
"Difendere e promuovere i valori fondanti delle democrazie
liberali è un imperativo collettivo che può essere perseguito
rafforzando il dialogo tra i nostri governi e le parti sociali.
Molteplici transizioni stanno rimodellando le società e le
economie di tutto il mondo, offrendo opportunità di crescita
senza precedenti. Tuttavia - ha osservato Marcegaglia - i Paesi
del G7 devono affrontare sfide pressanti come l'invecchiamento
della popolazione, l'inadeguatezza delle competenze, il divario
di genere e il potenziale lavorativo non sfruttato, in
particolare tra i gruppi sottorappresentati, le minoranze e le
categorie più vulnerabili, che mettono a rischio il mercato del
lavoro. Il B7 è pronto a lavorare a stretto contatto con voi e
con le parti sociali per trarre il meglio dai cambiamenti in
atto nel mercato del lavoro.
"Per le imprese sono tre le priorità di azione - ha detto la
presidente e ad di Marcegaglia Holding - Innanzitutto migliorare
l'accesso all'istruzione e affrontare i divari occupazionali.
Ciò comporta la riforma dei sistemi educativi per sviluppare, in
stretta collaborazione con il settore privato, programmi di
formazione specializzati per allinearsi alle esigenze emergenti
del mercato del lavoro. Occorre dotare le giovani generazioni di
competenze e conoscenze aggiornate sulle tecnologie e le
tendenze emergenti. È fondamentale rimuovere tutte le barriere
che impediscono o riducono l'accesso all'istruzione e alle
carriere Stem - in particolare per le donne e le ragazze -
promuovendo la formazione tecnica e scientifica fin dalla più
tenera età. Seconda: attuare politiche attive del mercato del
lavoro. Ciò implica una stretta collaborazione con le imprese
per identificare le lacune del mercato del lavoro e offrire una
formazione più accurata. Terza: migliorare la resilienza dei
nostri sistemi di welfare, promuovendone l'efficienza e la
sostenibilità per affrontare le sfide del nuovo contesto
economico e sociale".
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