Dimitri Iacono, il 32enne
arrestato sabato scorso dalla Squadra mobile di Sassari per aver
sequestrato, picchiato e minacciato con una pistola un
imprenditore algherese per estorcergli 50mila euro, resta in
carcere. Lo ha deciso il gip del tribunale di Sassari Giuseppe
Grotteria, al termine dell'interrogatorio di garanzia che si è
svolto stamattina. Iacono, assistito dagli avvocati Elias Vacca
e Marco Salaris, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
La pm Enrica Angioni lo accusa dei reati di sequestro di
persona, estorsione aggravata e porto illegale di armi. Iacono è
stato arrestato dagli agenti della Squadra mobile di Sassari
sabato scorso, all'alba, insieme con un 16 suo parente e
complice nel sequestro dell'imprenditore.
Secondo quanto emerso dalle indagini degli ispettori di
polizia, Iacono e il minorenne mercoledì scorso hanno avvicinato
l'imprenditore, e minacciandolo con una pistola sono saliti
sulla sua auto, costringendolo ad andare lungo la strada per
Bosa e a fermarsi dopo pochi chilometri in un viottolo rurale.
Qui lo hanno picchiato, il 33enne lo ha anche colpito alla testa
con il calcio della pistola, e gli hanno chiesto 50mila euro.
Per fargli capire che facevano sul serio hanno anche esploso un
colpo di pistola, che ha infranto uno dei vetri dell'auto, una
Bmw. L'imprenditore terrorizzato e ferito dalle botte ricevute,
ha acconsentito al pagamento. Sono andati a casa sua da dove ha
preso tutto il contante che aveva a disposizione, poco più di
10mila euro, e lo ha consegnato ai suoi aguzzini.
Iacono era uscito di recente dal carcere dopo una condanna a
14 anni per un omicidio avvenuto nel febbraio del 2014.
Giovedì, invece, si terrà l'interrogatorio di garanzia anche
del 16enne, che si trova rinchiuso nel carcere minorile di
Quartucciu.
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