In vista della giornata mondiale
dell'acqua, che ogni anno cade il 22 marzo, OpenCoesione, il
portale unico nazionale di comunicazione per le politiche di
coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha scelto
come "best practice" l'intervento di digitalizzazione del
servizio idrico integrato in Sardegna che Abbanoa sta
realizzando con un investimento di oltre 8 milioni di euro
tramite l'investimento dei fondi Por-Fesr.
Abbanoa ha tremila impianti (potabilizzatori, depuratori,
sollevamenti, serbatoi etc.) interessati dal programma di
telecontrollo che consentirà di avere decine di migliaia di
misure costantemente monitorate (pressioni, portate in ingresso
e in uscita) e di stati di funzionamento con allert su anomalie.
Il sistema si chiama Scada, acronimo per Supervisory Control And
Data Acquisition (supervisione, controllo e acquisizione dati).
Ad esempio, il sistema è in grado di rilevare un calo di
pressione in una zona specifica e generare un allarme,
consentendo agli operatori di identificare e riparare
rapidamente una perdita, evitando una potenziale carenza idrica.
Attraverso il telecontrollo, inoltre, è possibile ridurre i
costi di gestione del servizio idrico integrato, grazie alla
riduzione dei tempi di fermo degli impianti, al perfezionamento
della manutenzione predittiva e alla riduzione dei consumi
energetici.
Nel fare questo, il sistema consente anche di
fornire rapidamente agli operatori tecnici i dati dettagliati
sul servizio idrico, garantendo un'adeguata e costante
informazione.
"Attraverso questa tecnologia avanzata - commenta il
presidente del Cda Giuseppe Sardu - potremo monitorare
costantemente la nostra rete, individuando in tempo reale
eventuali criticità, dalle perdite alle anomalie negli impianti.
Questo sistema ci permetterà di passare da una gestione più
efficace.
Possiamo programmare interventi di manutenzione
mirati, ottimizzare l'utilizzo delle risorse e ridurre al minimo
i disagi per i cittadini. L'efficienza del sistema idrico è
fondamentale per la Sardegna, un'isola con risorse idriche
preziose ma limitate".
L'ambito territoriale in cui opera Abbanoa mostra delle
criticità e complessità uniche in tutto il territorio nazionale.
La Sardegna è la seconda isola del Mediterraneo (24mila kmq di
superficie) ma, con appena 1,6 milioni di abitanti, vanta una
densità abitativa tra le più basse in Italia. A questa
complessità ambientale si assomma la scarsa disponibilità di
risorsa che costringe a fare ricorso a bacini artificiali di
accumulo da cui proviene l'83% dell'acqua distribuita contro il
9,6% della media nazionale. L'attività di efficientamento e
lotta alle perdite idriche svolta da Abbanoa ha già consentito
negli ultimi anni di ridurre sempre più la quantità d'acqua
prelevata, trattata e distribuita in rete: dai 272 milioni di
metri cubi immessi in rete nel 2013 si è passati ad appena 223
milioni di metri cubi nel 2023 con una diminuzione di ben 49
milioni di metri cubi in dieci anni. Abbanoa gestisce 46 grandi
acquedotti lunghi complessivamente 4.300 chilometri, 7.700
chilometri di reti idriche urbane, 360 impianti di depurazione
fognaria, 6.600 chilometri di reti fognarie, 1.800 impianti di
sollevamento e 46 potabilizzatori.
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