Nel 2015 nell'Isola, secondo i
dati diffusi dall'Inps, il numero complessivo dei lavoratori
domestici - italiani e stranieri - ha raggiunto la quota di
44.741, con una netta maggioranza di donne (92,2%) rispetto agli
uomini (7,8%).
La Sardegna assorbe la maggior parte di colf e badanti
italiani operanti nel Paese, con una percentuale che arriva a
toccare il 16,4%. Nel triennio 2013-2015, infatti, i lavoratori
domestici di nazionalità italiana presenti in Sardegna sono
aumentati, passando da da 32.558 a 35.129. In calo invece gli
stranieri: da 10.415 a 9.612.
"Sono ben note - commenta il presidente provinciale delle
Acli di Cagliari, Mauro Carta - le richieste che le
trasformazioni sociali vanno ponendo in termini di nuovo sistema
di welfare nell'erogazione di servizi alle famiglie e di
conseguenza nell'impatto sulle lavoratrici e lavoratori del
settore, che sono andati assumendo funzioni diversificate e per
lo più sussidiarie. Nonostante la perdita di potere d'acquisto
delle famiglie - spiega Carta - il lavoro privato di cura rimane
una risposta essenziale alla non autosufficienza di tante
persone".
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