La grande opera di nuovo protagonista sul palco del Teatro Lirico di Cagliari, che finalmente riapre al pubblico. Si riparte dal Don Pasquale di Donizetti, con la regia di Antonio Albanese, volto noto di cinema e tv, in scena lunedì 17 maggio alle 18,30. "Sarà un allestimento molto fedele all'originale, nel rispetto dell'autore. L'opera lirica è una delle forme d'arte più elevate e non amo gli stravolgimenti anche se è possibile inserire degli umori e colori del nostro tempo", ha detto Albanese che ha debuttato nella regia lirica nel 2009 alla Scala con le donizettiane "Convenienze". "Il teatro cagliaritano riapre le porte e riaccoglie circa 400 tra abbonati e spettatori nelle prime due logge, nel rispetto dei protocolli anti Covid", ha annunciato Nicola Colabianchi, sovrintendente del Lirico. Ci sarà poi un concerto sinfonico corale il 22 maggio con il debutto sul podio di Nicolas Altstaedt, nel segno di Haydn e Mozart. La stagione proseguirà all'Arena Nazzari dal 16 giugno a metà agosto: "in cartellone due opere e una serie di concerti", ha anticipato Colabianchi. Albanese trasferisce l'azione in una vigna. "Mi sono ispirato a un ricco produttore di vini, padre di un amico, che si comportava un po' come Don Pasquale, inseguiva le donne giovani con scarso successo", ha svelato il regista. Sotto i riflettori un cast di giovani e affermati talenti: Paolo Bordogna (Don Pasquale), Vincenzo Taormina (Dottor Malatesta), Marco Ciaponi (Ernesto), Lavinia Bini (al suo debutto nel ruolo di Norina), Alessandro Abis (Un notaro). "Un cast magnifico", ha sottolineato il direttore Francesco Ommassini, che a Cagliari aveva già diretto una applaudita edizione de "La pietra del Paragone". L'auspicio finale, come ha ricordato il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, "è di poter festeggiare con Don Pasquale il probabile ritorno della Sardegna in zona gialla. Il Teatro non ha mai interrotto la sua attività trovando nuove modalità di dialogo con il suo pubblico".
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