Da più di vent'anni la miniera Pasquasia di Caltanissetta è un oggetto misterioso: inchieste e iniziative parlamentari tentano di stabilire cosa si nasconda nelle gallerie da dove una volta venivano estratti sali potassici apprezzati sui mercati mondiali. La miniera, gestita dalla società Italkali, è rimasta attiva fino al 1992. Poi è stata chiusa con pesanti riflessi occupazionali. "Costi troppo alti" la motivazione data alla decisione di cessare la produzione. Da allora è stato assegnato a Pasquasia il ruolo di un sito di smaltimento di rifiuti tossici. Ma nelle sue gallerie sarebbero finite, oltre che grandi quantità di amianto, anche scorie nucleari. La prima rivelazione su un uso del sito mai chiarito fino in fondo è venuta dal pentito Leonardo Messina. Come capocantiere della miniera era informato dello stoccaggio di materiale tossico e nucleare ma anche del grumo di interessi che sullo smaltimento dei rifiuti saldava una nuova alleanza tra mafia e camorra. Messina ne ha parlato con Paolo Borsellino poco prima che il magistrato fosse ucciso nell'attentato di via D'Amelio.
Il caso di Pasquasia è tornato alla ribalta tre anni dopo. Il deputato siciliano Giuseppe Scozzari, che partecipava a Washington a una conferenza sul trattamento del combustibile nucleare esausto, ha appreso che la miniera è uno dei siti europei in cui vengono smaltite le scorie. Una sua interrogazione parlamentare non ha ricevuto alcuna risposta.
Stesso risultato ha avuto, più tardi, un'altra interrogazione presentata dall'on. Enzo Fragalà, il legale ucciso a Palermo nel 2010 a colpi di spranga. Per capire cosa sia stato conferito a Pasquasia si è mosso anche l'assessore regionale all'ambiente del tempo, Ugo Maria Grimaldi. Dopo avere superato molti ostacoli Grimaldi è riuscito a ottenere il permesso di scendere nelle gallerie. Ha Raccontato poi di avere trovato pozzi e vasche coperte. Mistero sul materiale sotterrato. Solo dopo il rilevamento di emissioni radioattive superiori al normale e una scia di polemiche, è stato confermato che Pasquasia è stata scelta per lo stoccaggio di materiale radioattivo perché la sua riserva salina la rende impermeabile. Nel 2012 la Regione ha avviato un'operazione di bonifica. Ma lo smaltimento ha dato vita a un "ampio sistema di illegalità".
Questo scrivono ora i giudici del riesame di Caltanissetta che hanno confermato il sequestro della miniera nell'ambito di un'indagine della Direzione distrettuale antimafia, condotta dal pm Giovanni Di Leo, che ha svelato un vasto traffico di rifiuti tossici e numerose irregolarità contabili.
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