(di Matteo Alviti) Dopo l'impegno strappato dall' Italia a Bruxelles a proposito di un maggiore coinvolgimento dell'Ue nel controllo della frontiera mediterranea, attraverso Frontex Plus, continuano le critiche in Europa al governo di Matteo Renzi per la gestione dei rifugiati. Stavolta sono Berlino e Parigi a sottolineare indirettamente, in un comunicato congiunto, come l'Italia non rispetti le regole europee pesando sui Paesi dell'Europa del nord. ''Molti dei rifugiati che sbarcano in Italia viaggiano poi verso altri Stati dell'Unione europea, in particolare dell'Europa del nord'', si legge in un comunicato reso noto domenica in seguito all'incontro, a Berlino, tra i ministri degli Interni tedesco e francese, Thomas de Maiziere e Bernard Cazeneuve. Per questo, appena prima del viaggio del ministro degli Interni Angelino Alfano a Berlino, i due ministri hanno chiesto il rispetto delle regole Ue, ''cui appartiene anche l'obbligo di registrare tutti i migranti nel primo Stato europeo di arrivo''.
La norma citata è, dal punto di vista di questi Paesi, particolarmente importante perché le attuali regole europee (Dublino II) impongono che le richieste d'asilo si presentino solo nel primo Stato d'arrivo nell'Ue. Recentemente il ministro degli Interni della Baviera aveva attaccato duramente l'Italia per la forte discrepanza tra gli arrivi di migranti dalle coste dell'Africa settentrionale, oltre 60mila nel 2013 secondo l'Onu, e le effettive richiesta d'asilo registrate, circa 28mila nello stesso anno. ''Sia la Francia che la Germania sono particolarmente colpite dall'immigrazione illegale e sono tra gli Stati Ue che accolgono più rifugiati'', è scritto nel comunicato. Sotto la spinta di questa urgenza, De Maiziere e Cazeneuve hanno annunciato la presentazione alla commissione Ue, nei prossimi giorni, di un' iniziativa comune per migliorare la situazione attuale. Tutte questioni che De Maiziere affronterà domani anche con Alfano, si legge sempre nel comunicato.
La stampa tedesca sta iniziando a dare un certo risalto all' allarme lanciato per l'impennata delle richieste d'asilo. Quest' anno la Germania ne prevede 200mila circa. Solo a luglio sono state registrate 19.500 richieste, come non avveniva dal 1993, all'epoca delle guerre nella ex Iugoslavia. ''Siamo ai limiti'', ha commentato in proposito il presidente della conferenza dei ministri degli Interni dei Laender, il socialdemocratico Ralf Jaeger.
L'ex presidente tedesco del parlamento europeo, Hans-Gert Poettering, di ritorno da una visita a Roma ha invitato ''la presidenza italiana di turno dell'Ue a prendere un'iniziativa entro la fine dell'anno''. Non può essere che migliaia di persone muoiano nel tentativo di attraversare il Mediterraneo, ma i rifugiati devono essere registrati al loro arrivo in Italia. Cosa che al momento non accade, ha aggiunto: ''Ci vuole una ragionevole ripartizione dei carichi'' e l'Italia non può semplicemente spedire oltre i rifugiati che arrivano sulle sue coste.
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