"Rimettendomi serenamente al giudizio degli organi inquirenti, qualora contrariamente ad ogni logica e presupposto che a me oggi sfugge, dovessero risultare responsabilità dirette e personali, non tarderò un minuto in più a rassegnare le mie dimissioni nelle mani del presidente e ciò per difendere il mio onore e per rispetto dei siciliani". Lo dice l'assessore regionale all'Ambiente, Mariarita Sgarlata, coinvolta in presunte irregolarità nella costruzione di una piscina a Siracusa. La costruzione di una piscina nella sua villa con un iter burocratico che sarebbe stato agevolato mette nei guai l'assessore. A seguito di un esposto la Procura di Siracusa nei giorni scorsi ha aperto una inchiesta. E il governatore Rosario Crocetta dopo aver letto una relazione tecnica inviatagli dagli ispettori ha trasmesso gli atti anche alla Procura di Palermo. "L'ho fatto per una questione di trasparenza - dice Crocetta - Non entro nel merito di una vicenda molto tecnica ma sicuramente l'assessore ha peccato di leggerezza politica". Il governatore spiega di avere ricevuto la relazione due settimane fa e di avere convocato la stessa sera l'assessore che all'epoca in cui si riferiscono i fatti aveva la delega ai Beni culturali. "Mi ha detto che secondo lei non ha commesso irregolarità - afferma Crocetta - Ma io non potevo agire altrimenti, per rispetto del popolo siciliano. In 40 anni di attivita' politica non ho mai costruito piscine ne ho mai abitato in ville stile liberty".
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