(di Mimmo Trovato) Nel giorno del debutto in sordina di Triton, l'operazione di controllo di Frontex della frontiera a sud dell'Europa da parte dell'Ue, continuano gli sbarchi in Italia. Mentre nel Mediterraneo sono in corso gli 'aggiustamenti' delle forze europee, anche sulla catena di comando, che porteranno alla chiusura definitiva del dispositivo Mare nostrum in 2-3 mesi, gommoni e carrette del mare continuano a solcare il Canale di Sicilia carichi di migranti.
Triton prevede il presidio dei confini di Schengen, fino a 30 miglia dalle coste, davanti a Sicilia e Calabria: nella zona sono già operativi due aerei, uno di Malta e uno della Guardia di Finanza italiana, una nave della Marina Militare e una motovedetta della guardia di finanza. Il dispositivo completo messo a disposizione da Frontex - due navi d'altura, due navi di pattuglia costiera, 2 motovedette, 2 aerei e un elicottero - sarà schierato nei prossimi giorni, quando i mezzi provenienti dagli altri paesi dell'Ue avranno raggiunto le due basi operative di Porto Empedocle e Lampedusa. Il centro di coordinamento internazionale di Triton è nella base aeronavale delle Fiamme gialle a Pratica di Mare. Anche questo, come la chiusura di Mare Nostrum, andrà a regime nei prossimi giorni. L'avvio della missione è accolto favorevolmente dal direttore esecutivo di Frontex, Gil Arias Fernandez : "Siamo molto soddisfatti dalla risposta dei Paesi membri - dice - che hanno contribuito generosamente, con i loro equipaggiamenti tecnici e i loro esperti. Il numero delle offerte ha superato di gran lunga le nostre necessità". Ma il dispositivo dell'Ue non convince soprattutto Forza Italia: "Da Mare Nostrum a Triton passando per Frontex. Sembra il gioco delle 3 carte, sull'immigrazione basta spot servono risposte serie per l'Italia", scrive su twitter Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia. Daniela Santanchè parla di "presa in giro per l'Italia da parte dell'Europa: la porcata di Mare Nostrum - aggiunge - cambia vestito e nome. Risultato: ce li scaricano sempre e comunque in Italia. Complimenti al governo!".
Intanto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, dopo un incontro al Cairo, annuncia che "sia il presidente Sisi che il ministro della Difesa Sobhi hanno dato massima disponibilità non solo a combattere l'immigrazione clandestina ai loro confini, dove hanno già un ruolo, ma anche a collaborare per avere un controllo più complessivo di tutta la regione". La zona critica resta la Libia. E' dalle sue coste che partono i barconi della speranza, molti dei quali soccorsi nell'ambito di Mare Nostrum, salvando vite umane. E anche per questo l'uscita dal dispositivo "sarà dolce, almeno 2-3 mesi" con la Marina italiana che posizionerà una nave grande a Lampedusa e svolgerà un pattugliamento con tre più piccole. Non viene meno il soccorso in mare. Così come accade oggi. Nave Borsini della Marina Militare e una motovedetta della Guardia costiera hanno sbarcato stamani ad Augusta 151 migranti soccorsi ieri. In serata a Pozzallo, nel Ragusano, è invece giunta una nave mercantile con 59 extracomunitari soccorsi al largo. Nello stesso porto dove ieri nave Fiorillo della guardia costiera aveva condotto 273 persone, salvate in tre interventi nell'ambito del dispositivo Mare Nostrum. Tra loro anche 89 dei 93 sopravvissuti al naufragio del 29 ottobre di un gommone a 20 miglia dalla coste libiche, che ha causato 27 dispersi. La polizia di Stato di Ragusa e personale dello Sco, con carabinieri e guardia di finanza, hanno fermato lo scafista, un 28enne del Ghana, Francis Atsu Logosu, che ha confessato di avere pilotato il piccolo natante in cambio di mille dollari.
Nella zona del naufragio ad arrivare per primo è stato un natante libico, ma le persone in mare hanno rifiutato il soccorso per non ritornare in Libia.
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