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Immigrazione: Spari a gommone migranti, un morto

Immigrazione: Spari a gommone migranti, un morto

Bozza Ue, accordo per 40mila ricollocazioni migranti

AGRIGENTO, 23 giugno 2015, 18:43

Redazione ANSA

ANSACheck

Un gommone carico di migranti in una foto di archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un gommone carico di migranti in una foto di archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un gommone carico di migranti in una foto di archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un migrante sarebbe morto e un altro è rimasto gravemente ferito nel corso di una sparatoria avvenuta a largo della Libia. Le due vittime erano a bordo di un natante che si stava dirigendo verso l'Italia. Il ferito è stato trasferito in elicottero a Lampedusa. Indaga la polizia di Stato coordinata dal pm di Agrigento.

A sparare contro un gommone carico di migranti, uccidendone uno e ferendone un altro, sarebbe stato - secondo il racconto dei migranti - il personale di una motovedetta libica. La ricostruzione è al vaglio della procura di Agrigento che ha ascoltato alcuni testimoni. Il fascicolo aperto resta però al momento contro ignoti.

Il procuratore di Agrigento Renato Di Natale ha confermato all'Ansa che i reati ipotizzati sono tentativo di omicidio e omicidio.

"Dei miliziani libici hanno abbordato con una motovedetta il nostro gommone per derubarci, quando ci siamo ribellati hanno sparato: io sono rimasto ferito e un altro migrante è morto". E' il racconto del sopravvissuto alla polizia di Agrigento, ma il corpo della vittima non si trova e il pm apre un'inchiesta per 'tentativo di omicidio'.

Le indagini sono eseguite dalla squadra mobile di Agrigento e coordinate dal procuratore Renato Di Natale e dall'aggiunto Ignazio Fonzo. Il sopravvissuto è ricoverato con una ferita al polpaccio nell'ospedale S.Giovanni di Dio di Agrigento. Il migrante, un trentaduenne originario del Gambia, ha raccontato alla polizia di Stato di essere partito su un gommone con destinazione Italia da un porto della Libia. A bordo ci sarebbero stati 120-130 persone. Mentre erano in navigazione, ha sostenuto il sopravvissuto, sarebbero stati affiancati da una motovedetta con personale libico a bordo, che voleva derubarli. Alla reazione dei migranti i libici avrebbero esploso diversi colpi di arma da fuoco, ferendo ad un polpaccio il trentaduenne. Il testimone alla squadra mobile di Agrigento ha anche detto che nella sparatoria è morto un migrante. Ma il corpo della vittima non si trova. Non è a bordo dei mezzi navali arrivati sul posto a prestare soccorso ma non si esclude possa essere caduto in acqua. Per il momento però la procura di Agrigento ha aperto un fascicolo ipotizzando soltanto il reato di tentativo di omicidio perchè manca il riscontro obiettivo sull'omicidio. Un 'giallo' che potrà essere risolto dagli interrogatori degli altri migranti che erano a bordo del gommone e che dovrebbero arrivare domani nel porto di Pozzallo, nel Ragusano.

Guardia costiera Libia, noi non spariamo - Un responsabile dalla Guardia costiera libica, in dichiarazioni all'ANSA, ha negato che suoi uomini o anche militari della Marina abbiano sparato a un gommone di clandestini uccidendone uno.

Bozza Ue, accordo per 40mila ricollocazioni migranti - C'è l'accordo per la ricollocazione di 40mila rifugiati "in chiara necessità di protezione internazionale" da Italia e Grecia nella bozza di conclusioni del vertice di giovedì e venerdì prossimi. "Entro la fine di luglio" gli stati membri dovranno mettersi d'accordo sul meccanismo di distribuzione "temporaneo e eccezionale".

Nella bozza, di cui l'ANSA ha copia, è scritto che il Consiglio europeo ha concordato cinque punti "alla luce della corrente situazione di emergenza e dell'impegno a rafforzare solidarietà e responsabilità" sul tema dell'immigrazione. Al punto A è concordata la ricollocazione di 40mila persone da Italia e Grecia, al punto B si indica la "rapida azione da parte del Consiglio di una Decisione che imposti un meccanismo temporaneo ed eccezionale" per la ricollocazione e che a questo scopo "gli stati membri concorderanno entro la fine di luglio sulla distribuzione" dei 40mila profughi con diritto d'asilo. Al punto C è indicata la "impostazione di zone di frontiera strutturate e di strutture negli stati membri in prima linea, con l'attivo supporto di esperti degli stati membri e dell'Easo, di Frontex e Europol per assicurare la pronta identificazione, registrazione e presa di impronte dei migranti", ovvero dei cosiddetti 'hotspots'. Al punto D è prevista "l'immediata fornitura di aumentata assistenza finanziaria agli stati in prima linea per aiutare ad alleviare i costi" di accoglienza e trattamento delle domande per la protezione temporanea. Infine al punto E è scritto che il vertice ha concordato sul "principio che tutti gli stati membri parteciperanno al 'resettlement' di 20mila persone in chiara necessità di protezione internazionale", con riferimento ai profughi nei campi nei paesi terzi.

Approvato lancio missione navale Ue - Il lancio della prima fase della missione navale europea EuNavFor contro i trafficanti è stato approvato ufficialmente dai ministri degli esteri come 'punto A' senza discussione e all'unanimità. Lo comunica Federica Mogherini ricorsNdo che "l'obiettivo sono i trafficanti, non i migranti". 

Renzi: "Serve scommessa ampia, non solo risposta paura" - "L'Europa deve ricordare il senso della sua missione". Sul clima come sull'immigrazione, "l'Europa non può essere solo vincoli e spread, non solo parametri ma deve riscoprire la sua anima: serve una scommessa ampia che vada oltre la risposta alla paura. Serve una strategia pluriennale, complessiva". Lo ha detto il premier Matteo Renzi.

 

 


   

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