"Ci siamo sempre tenute a margine
della polemica sulla 'presunta' collaborazione di Giovanni
Brusca, l'assassino che ha pigiato il telecomando di Capaci. Le
dichiarazioni del dottor Ingroia, però, ci inquietano". Lo
dicono Anna e Maria Falcone, sorelle del magistrato Giovanni,
ucciso insieme alla moglie e agli agenti di scorta nella strage
di Capaci, in una nota diffusa dalla fondazione Falcone. Il
riferimento è all'intervista rilasciate al periodico "Oggi" in
cui l'ex Pm sostiene che "Giovanni Brusca non ha raccontato
tutta la verità su come si svolsero i fatti".
"La legge sui collaboratori di giustizia - precisano le due
sorelle - creata da Giovanni Falcone è un patrimonio del nostro
Stato democratico e una legge fondamentale nella guerra contro
Cosa Nostra. Le dichiarazioni di Ingroia, però, ci inquietano e
sulla scorta di queste il grande quesito che oggi poniamo a
tutte le procure che si occupano del 'pentimento' di Giovanni
Brusca è il seguente: Giovanni Brusca ha detto tutto quello che
sa?".
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