La corte d'assise di Palermo ha dichiarato il difetto di imputabilità perché non capace di intendere e volere per Valentina Pilato, la mamma che gettò la figlia appena nata nel cassonetto il 24 novembre 2014. La donna, difesa dagli avvocati Enrico Tignini e Dario Falsone, adesso è libera anche se in cura psichiatrica. Il pm Maurizio Bonaccorso aveva chiesto per lei la condanna a 21 anni e 2 mesi per omicidio.
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