"I fatti dimostrano il contrario:
il medico ha indotto il secondo aborto con l'ossitocina, quindi
non c'è proprio la base per parlare di obiezione di coscienza".
Lo ha detto il professore Paolo Scollo, primario del reparto di
ginecologia e ostetricia dell'ospedale Cannizzaro di Catania,
sul caso di Valentina Milluzzo. Il medico si è detto "sorpreso e
stupito per quello che sta accadendo". Ed ha invitato i
giornalisti a "non trasformare un doloroso dramma in
sensazionalismo mediatico questo la stampa non lo deve
permettere". "Nel momento in cui il medico, dopo il primo aborto
spontaneo - ha ricostruito il prof. Scollo - induce il secondo
parto abortivo con ossitocina, come si può parlare di obiezione
di coscienza? Da cosa nasce l'enfatizzazione del medico
obiettore di coscienza? Ha fatto quello che andava fatto secondo
riconosciuti protocolli medici internazionali".
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