Sui migranti e le Ong c'è una inchiesta penale a tutti gli effetti: una organizzazione non governativa è ufficialmente indagata dalla procura di Trapani per il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Lo scrive il settimanale Panorama. L'indagine - dice Panorama - viene condotta nel massimo riserbo dalla Polizia di Stato ed è partita dopo una operazione in mare della nave della Ong, che sarebbe entrata in azione senza aver ricevuto un Sos e neppure una richiesta di intervento da parte delle autorità italiane.
L'inchiesta trapanese sulle navi delle Ong che salvano migranti di fronte le coste libiche era stata resa nota anche dal programma Rai Agorà, il 28 aprile scorso, facendo parlare il procuratore aggiunto di Trapani Ambrogio Cartosio. ''Le Ong hanno necessariamente un proprio codice etico che prescinde dalla legislazione nazionale dei singoli Stati in cui operano - ha detto il pm - Hanno necessità di muoversi liberamente in acque internazionali e ci sono Paesi in cui il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina è reato, come l'Italia, altri in cui non lo è. Non c' dubbio che una persona può muoversi per spirito umanitario ma può per questa regione commettere un reato. Noi facciamo i magistrati. Possiamo capire umanamente un determinato comportamento ma se c'e' una legge dobbiamo applicarla''. ''Rimangono interrogativi sul business dell'accoglienza che non è tutto spirito umanitario - aveva aggiunto - In un territorio ad alta densità mafiosa dobbiamo stare attenti che non ci sia l'infiltrazione della mafia in questo affare''.
Il 1 maggio scorso anche il quotidiano la Repubblica ha scritto di indagini in stadio avanzato con intercettazioni telefoniche, verbali con dichiarazioni di migranti salvati e di scafisti che spiegano come mai si sono trovati alla guida di imbarcazioni dirette verso le navi dei ''salvatori''. L'inchiesta trapanese sarebbe coordinata dal sostituto Andrea Tarondo.
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